Dopo le cover di Vasco Rossi e dei Litfiba, questa volta i Metallica hanno omaggiato la squadra di Steve Harris suonando Killers degli Iron Maiden durante il concerto al Twickenham Stadium di Londra.
Il bassista Robert Trujillo ha presentato il chitarrista Kirk Hammett scherzosamente, se consideriamo che Hammett si è anche cimentato nel canto che consideriamo, scherzosamente quanto Robert, disastroso.
Leggere il nome delle due band nello stesso contesto fa un certo effetto, visto che parliamo delle due realtà più importanti dell’heavy metal degli anni ’80. Ciò che accadde con gli album The Number Of The Beast degli Iron Maiden e Ride The Lightning dei Metallica fu una rivoluzione che già era stata introdotta con onore dai primi Judas Priest e, immancabilmente, dai Black Sabbath: il metal diventava un fenomeno mondiale e una realtà sempre più ricercata e concreta.
Killers degli Iron Maiden era la title-track del secondo album della band, l’ultimo con Paul Di’Anno alla voce e forte di successi come Wratchild, Murders In The Rue Morgue, Purgatory e Twilight Zone. Di lì a poco, infatti, sarebbe entrato in gioco Bruce Dickinson a partire dall’album The Number Of The Beast che avrebbe consacrato gli Iron Maiden al successo mondiale.
I Metallica non sono nuovi negli omaggi alla band di The Trooper: negli anni hanno suonato le cover di Prowler, The Number Of The Beast e Hallowed Be Thy Name, e hanno inciso la loro versione di Remember Tomorrow per la raccolta Maiden Heaven, alla quale avevano partecipato anche i Coheed and Cambria e gli Avenged Sevenfold.
Come accade in ogni loro tributo, la versione dei Metallica di Killers degli Iron Maiden è stata eseguita senza la batteria di Lars Ulrich come semplice momento di svago per la band e per il pubblico che ha cantato insieme ai due musicisti uno dei più grandi successi della band di Bruce Dickinson.