Giugno complesso per Iliad e la Rete proprietaria: coinvolta l’Arpav, nuovi problemi a Mestre

Emergono problemi ancora in Veneto per l'operatore, secondo quanto raccolto di recente a Mestre

Iliad

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Arrivano ancora una volta indicazioni non proprio incoraggianti per tutti coloro che sperano di andare incontro alla Rete proprietaria Iliad nel più breve tempo possibile. In diverse realtà locali, infatti, il nuovo operatore francese sta facendo i conti con le resistenze dei cittadini, evidentemente preoccupati per l’installazione di nuove antenne in aree già abbastanza “cariche”. Proviamo dunque a capire bene come stiano evolvendo le cose oggi 26 giugno per il pubblico italiano dopo le ultime notizie condivise di recente.

Gli ultimi aggiornamenti arrivano ancora una volta dal Veneto, in particolare dal quartiere Pertini a Mestre, dove pare sia stato installato un nuovo pilone, la cui altezza sembrerebbe addirittura superare la soglia dei 30 metri. Step necessario, affinché Iliad riesca a coprire la zona esattamente come stabilito dai propri programmi. Tuttavia, secondo quanto riportato da una fonte come Universo Free, pare siano emersi ulteriori imprevisti.

In particolare, pare che il comitato di quartiere si sia rivolto direttamente all’Arpav, vale a dire l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Lo scopo è chiaro, in quanto è stato chiesto se sia tutto in regola con la nuova installazione progettata da Iliad per la Rete proprietaria. In questo modo, dovrebbe essere misurato il campo elettromagnetico nei pressi delle abitazioni vicine. Difficilmente il progetto verrà arrestato, ma è chiaro che intoppi di questo tipo andranno a rallentare i progetti dello stesso operatore.

Staremo a vedere quali saranno i prossimi risvolti di questa storia, in quanto Iliad da mesi sta incontrando problemi del genere in diverse regioni, anche se è corretto evidenziare che in altre circostanze le proteste degli abitanti siano state molto più intense ed incisive. Restate sintonizzati sulle nostre pagine per scoprire come verrà archiviata la vicenda riportata alla vostra attenzione oggi 26 giugno.