5 giorni alla disattivazione di SIM Tre per anomalie dati clienti, nuovo monito

Nuova campagna SMS dell'operatore che spinge alcuni clienti a regolarizzare i loro dati

SIM Tre

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In queste ore è partita una nuova campagna SMS rivolta a clienti in possesso di SIM Tre per le quali si sono verificate delle anomalie. Alcune schede telefoniche legate all’operatore mancano di informazioni fondamentali. Per questo motivo il vettore sta inviando non pochi utenti a regolarizzare la loro situazione in tempi brevissimi, appena 5 giorni.

Ad inizio aprile, sulle pagine di OM, è stato riportato un primo approfondimento relativo proprio ad una campagna informativa rivolta ai clienti “non in regola”. In quel caso ai possessori di SIM Tre ma anche Wind veniva chiesto di recarsi presso uno store di uno dei due vettori per fornire le informazioni mancanti e soprattutto una copia del loro documento di identità. Sempre un paio di mesi fa, i tempi consessi per le verifiche erano rispettivamente per i due brand di 15 e 10 giorni. Oggi, al contrario, le tempistiche sono ben più stringate.

Chiunque riceverà in queste ore un SMS sulla propria SIM Tre in cui c’è l’invito a fornire dati e informazioni ulteriori sulla sua persona, non potrà fare altro che seguire il sentito consiglio. Ne va della disattivazione della scheda telefonica incriminata, al sesto giorno dopo la ricezione della comunicazione, come sottolinea anche Mondomobileweb.

Cosa fare dunque? Meglio recarsi presso uno store Tre Italia nel giro di pocob tempo, muniti di copia della propria carta d’identità, naturalmente in corso di validità. Nella maggioranza dei casi sarà questa la discriminante per risolvere la soluzione. In alternativa, gli operatori dei negozi potrebbero chiedere la firma mancante sotto qualche documento non compilato correttamente in fase contrattuale.

Il rischio della disattivazione della SIM Tre è più che mai serio in questo momento. La seconda ondata di SMS per i clienti che non avevano ancora sanato la loro situazione ad aprile scorso, fa intendere dunque che il blocco della scheda resta una “minaccia” necessaria anche per l’operatore. Quest’ultimo non può permettersi di mantenere attive appunto SIM non regolamentari. Tutti avvisati.