Inevitabili le rimodulazioni Vodafone per i clienti ricaricabili: SMS informa dell’aumento in caso di credito insufficiente

L'operatore sta provvedendo ad informare i suoi clienti della modifica unilaterale del contratto, cosa si può fare

rimodulazioni Vodafone

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Dalle parile ai fatti: abbiamo già esaminato le imminenti rimodulazioni Vodafone, quelle che partiranno il prossimo 15 luglio e che avranno come obiettivo la totalità di clienti ricaricabili per i quali non è previsto l’addebito dell’offerta mensile su carta di credito o conto bancario. Questi ultimi, se non terranno d’occhio appunto il loro credito telefonico, rischieranno di vedersi accollata una spesa aggiuntiva non di poco conto e proprio in queste ore e giorni il vettore sta provvedendo ad una campagna informativa sulle future novità (non certo positive) che li riguarda da vicino.

Una doverosa ripresa dell’argomento per chi si fosse perso i nostri precedenti approfondimenti: le rimodulazioni Vodafone avranno il via tra poco meno di due mesi e come già specificato, avranno come bersaglio prediletto i clienti ricaricabili meno attenti, quelli che al rinnovo della loro offerta mensile non si accorgeranno di non avere credito a sufficienza per saldare l’intero costo del servizio. Nello specifico caso, l’operatore assicura che, nonostante la mancanza della somma parziale o anche totale, proprio il cliente potrà continuare ad usufruire dei servizi di chiamate ma anche di navigazione internet in Italia come in Europa per ulteriori 48 ore ma naturalmente ad un costo ben preciso. Il surplus varrà in effetti 0.99 centesimi per la prima giornata e ulteriori 0,99 centesimi per la seconda, per un totale massimo di 1,98 centesimi di aggravio di spesa. Al termine delle 48 ore, la SIM funzionerà solo in ricezione e naturalmente non garantirà più la connessione mobile.

Ci sono soli 2 modi per sfuggire alle prossime rimodulazioni Vodafone: essere iper attenti al proprio credito e verificare sempre fino al giorno prima del rinnovo della propria offerta che questo sia sufficiente per rinnovarla o anche provvedere all’accredito della stessa su conto bancario o carta di credito. Naturalmente è verso questa strada che l’operatore naviga a vele spiegate nel tentativo di spingere tacitamente i propri clienti in questa direzione. Allo stesso tempo, si potrà anche decidere di recedere dal contratto con il vettore fino al prossimo 14 luglio, è chiaro senza penali né costi aggiuntivi vista la natura di modifica unilaterale delle condizioni qui segnalate.