9 anni fa moriva Malcolm McLaren, il figlio: “Per il biopic sui Sex Pistols non hanno mai contattato noi familiari”

Il film sarà incentrato sulla figura dello storico produttore, ma la produzione non ha mai contattato le persone che gli erano più vicine


INTERAZIONI: 51

Come da tradizione, dietro ogni film biografico si nascondono grandi polemiche, e nel caso del biopic sui Sex Pistols continuano le note di biasimo anche a 9 anni dalla morte di Malcolm McLaren. Lo storico produttore della band di “Never Mind The Bollocks” (1977) morì l’8 aprile 2010 nella sua casa del Canton Ticino a seguito di un mesotelioma ad appena 64 anni. La sua figura, determinante per la nascita dei Sex Pistols, è al centro del film Only Anarchists Are Pretty sul quale sta lavorando la regista Ayesha Plunkett per la Starlight Films su ispirazione del libro omonimo scritto da Mick O’Shea, al quale è stata affidata la sceneggiatura.

Dopo le dure critiche lanciate dall’ex frontman John “Johnny Rotten” Lydon, secondo il quale nessuno dei Sex Pistols avrebbe dato l’endorsement per le riprese, nelle ultime ore si è pronunciato Joe Corré, figlio di Malcolm McLaren. Corré si è rivolto direttamente ai produttori del film in lavorazione e ha chiesto, senza mezze misure, spiegazioni sul recupero dei materiali utili alla sceneggiatura: «Sono l’unico figlio di Malcolm e nessuno mi ha contattato, né è stata interpellata Vivienne Westwood. Tanto meno è stato contattato Stuart Edwards, fratello maggiore di mio padre, tra l’altro vivo e vegeto. Qualsiasi cosa stiano facendo pare sia basata su fantasie e macchinazioni».

La produzione non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Il biopic sui Sex Pistols si unisce alle schiere dei film biografici insieme a Bohemian RhapsodyThe DirtRocketmanStardust, quest’ultimo ancora in lavorazione come il film-documentario sui Beatles annunciato dal regista Peter Jackson. Il film di Ayesha Plunkett toccherà tutte le principali tappe della carriera della band di Anarchy in the UK, dalla loro partecipazione allo show televisivo di Bill Grundy al viaggio in battello sul Tamigi per la promozione del singolo God save the queen. Il biopic sui Sex Pistols non ha ancora un cast né una data d’uscita, ma ha già i suoi detrattori.