Il Huawei Mate X sarà solo il primo di una lunga serie di smartphone pieghevoli prodotti dal colosso cinese: ne ha parlato di recente Richard Yu, CEO dell’OEM, a margine di un’intervista rilasciata ai microfoni di ‘GSMArena.com‘. Il primo dirigente ha affermato che entro il 2021 circa il 50% dei futuri top di gamma apparterranno a questo segmento, che dovrebbe anche vedersi applicato un trend di prezzo decisamente più abbordabile rispetto ai 2000 e rotti euro che occorreranno per portarsi a casa il Huawei Mate X.
In fondo non siamo che in presenza di un primo esemplare, che avrà bisogno di accorgimenti ulteriori per potersi evolvere in una forma più consona e funzionale (molto sta nell’affinamento di cerniere e pannelli flessibili, oltre che dei rivestimenti non senso stretto). Ci vorranno un paio d’anni prima di giungere ad un concetto nuovo di smartphone pieghevole made in Huawei: questo è quanto lasciato trapelare da Richard Yu, che ha dimostrato di credere molto in questo segmento. Il prezzo, in linea generale, dovrà raggiungere quasi gli standard degli attuali top di gamma tradizionali: l’obiettivo dichiarato dal CEO sembra essere questo, poi chissà come andranno a finire le cose (noi lo speriamo francamente, visto che immaginiamo non saranno molti quelli disposti a spendere tanto per un dispositivo pieghevole).
Dopo il Huawei Mate X si assisterà, molto probabilmente, alla realizzazioni di smartphone flessibili dalle dimensioni più compatte, prossime a quelle del P30 Pro, volendo intenderci. Per il momento non si potrà che accontentarsi del modello odierno, che sarà commercializzato nella seconda parte dell’anno (le scorte forse non saranno limitate quanto quelle del Samsung Galaxy Fold, la controparte sudcoreana di concept pieghevole, ma probabilmente neanche in chissà quale numero, proprio per valutare prima l’impatto che un portatile del genere avrà sul pubblico). Voi lo acquisterete?