La lettera aperta di Ariana Grande per il pubblico LGBTQ, accusata di sfruttare il Manchester Pride

Il concerto al Manchester Pride ha sollevato critiche contro la popstar: ecco la lettera aperta di Ariana Grande per il pubblico LGBTQ


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Doveva essere l’occasione per tornare in città e manifestare vicinanza ai movimenti per i diritti della comunità LGBTQ, ma Ariana Grande si è ritrovata ad essere subissata di critiche dopo l’annuncio del suo concerto al Manchester Pride il prossimo agosto.

La cantautrice di Thank U, Next aveva promesso che sarebbe tornata a cantare nella città di cui ormai è cittadina onoraria dopo l’attentato del 2017 che fece 22 morti alla Manchester Arena al termine di un suo concerto del Dangerous Woman Tour. E l’occasione è il Manchester Pride che la prossima estate animerà il Gay Village della città: così, dopo aver raccolto fondi con One Love Manchester per i feriti della strage e per le famiglie delle vittime, la Grande raccoglierà fondi anche per le associazioni che difendono i diritti della comunità LGBTQ.

Ma non tutti l’hanno presa bene: in molti hanno criticato la scelta di una cantante eterosessuale come headliner del festival (come se per essere schierati a favore dei diritti civili sia necessario avere un orientamento sessuale specifico) ma soprattutto in tanti si sono lamentati del fatto che la sua presenza nel cartellone della kermesse abbia fatto enormemente lievitare i prezzi dei concerti.

Una situazione che ha spinto la Grande, a poche ore dall’annuncio del suo concerto a Manchester, a scrivere una lettera aperta per la comunità LGBTQ e per il suo pubblico in generale, in cui spiega di essere da sempre vicina ai temi dei diritti civili (peraltro, suo fratello è dichiaratamente gay) e di non avere responsabilità nella politica dei prezzi dei concerti.

Accusata di sfruttare il Manchester Pride per un ritorno economico e di popolarità, la popstar ha voluto dire la sua: ecco il testo con cui ha chiesto di rispettare la sua scelta di esibirsi alla kermesse musicale in programma per il 23, 24, 25 e 26 agosto, rivendicando il diritto di battersi per i propri ideali pur non volendo essere un’eroina o una paladina del movimento gay.

Ciao amori miei. Non ho nulla a che fare con il prezzo dei biglietti. Manchester Pride fissa i prezzi, e sono fuori dal mio controllo. La comunità LGBTQ è sempre stata molto speciale per me, supportandomi durante tutta la mia carriera. Le relazioni che ho con i miei fan LGBTQ, gli amici e la mia famiglia mi rendono molto, molto felice. Voglio celebrare e sostenere questa comunità indipendentemente dalla mia identità o da come le persone mi etichettano. E voglio anche visitare una città che significa molto per me. Le prestazioni LGBTQ sono incredibilmente importanti e sono sempre orgogliosa di condividere il palco con artisti LGBTQ! Nel corso degli anni, gli eventi e le sfilate dell’orgoglio LGBTQ sono stati guidati da artisti di tutti i generi e orientamenti sessuali, compresi sostenitori eterosessuali come Cher e Kylie Minogue. Penso davvero che ci sia spazio per parlare di questi problemi senza una paragonare performance “per” il pubblico LGBTQ allo sfruttamento della comunità LGBTQ. Se pensate davvero che non merito di essere ospitata in questo posto, lo rispetto. Ma l’ho accettato di cuore e sono piena di gratitudine. Non sto chiedendo di essere l’eroina della comunità o il volto del movimento per i diritti LGBTQ. Voglio solo fare uno spettacolo che faccia sentire speciali, celebrati e supportati i miei fan LGBTQ. È tutto ciò che voglio.

Per Ariana Grande si tratta del primo concerto nel Regno Unito dopo l’evento benefico One Love Manchester e l’ultimo, finora, tra i concerti annunciati nell’ambito dello Sweetener World Tour che parte il 18 marzo a New York.