Uno smartphone pieghevole Honor dopo l’esperienza di Huawei Mate X? Può darsi, ma non subito: come vi avevamo riportato in questo articolo, il CEO del brand cinese, George Zhao, non ha del tutto escluso la possibilità che in futuro l’azienda che rappresenta possa lanciarsi nell’impresa a propria volta, sempre che nel frattempo il segmento in questione si dimostri fruttuoso e realmente in grado di offrire quel quid in più ai consumatori. I prezzi fin troppo elevati dei prodotti attuali non sarebbero in linea con la proposta da sempre portata avanti dal marchio, che si rivolge per lo più ad un pubblico giovane e dinamico, che non ha una disponibilità economica tale da investire per un articolo del genere.
Ciononostante, le cose potrebbero cambiare più avanti, magari già ne 2020. Probabile che lo smartphone pieghevole Honor possa ispirarsi al neo presentato Huawei Mate X, potendo considerare i due brand come Volkswagen e Audi (parafrasiamo le parole esatte utilizzate da Zhao), costando probabilmente di meno. Prima ancora di cimentarsi in questa sfida, la compagnia cinese ha in mente di tentare la strada del 5G, con una distribuzione di massa tra la fine del 2019 ed il 2020.
Tutto potrà essere per il futuro per quel che riguarda la produzione e relativa commercializzazione del primo smartphone pieghevole Honor (per adesso la sussidiaria lascia fare al main brand, per poi capire come intervenire dopo aver opportunamente corretto il tiro), cosa che non è assolutamente fuori dai progetti aziendali (sarebbe come un decidere di restare indietro, a dispetto dell’innovazione che questo segmento sta apportando). Tanti sono gli OEM pronti a puntarci, come nel caso di OPPO, Xiaomi e TLC (magari si lancerà in mischia anche Apple, anche se per adesso non sembra essere nelle intenzioni della società californiana, come vi abbiamo riportato in questo articolo): la tecnologia ha dimostrato di essera ancora acerba, c’è ancora molta strada da fare.