Prime anticipazioni sulla scaletta di Vasco Rossi per il VascoNonStop Live 2019, tornano “vecchie chicche del passato remoto”

Arrivano dal rocker le prime anticipazioni sulla scaletta di Vasco Rossi per il VascoNonStop Live 2019 a Milano e Cagliari

nuovo singolo di vasco

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Sta studiando per selezionare la sequenza perfetta, ma ha già le idee piuttosto chiare: la scaletta di Vasco Rossi per il VascoNonStop Live 2019 conterrà qualche perla discografica “del passato remoto”, infilata tra i brani degli ultimi anni e gli immancabili classici che non possono non esserci.

Il rocker di Zocca, da settimane impegnato in studio con il direttore artistico dello show Vince Pastano, ha rilasciato qualche anticipazione sulla sua scaletta per i concerti della prossima estate, ben sei a Milano e due a Cagliari più una data zero a Lignano Sabbiadoro.

La sfida del rocker è quella di portare sull’isola, sfidando le note difficoltà logistiche, una megaproduzione da stadi: per il suo ritorno in Sardegna dopo otto anni, sta preparando uno spettacolo capace di mescolare pezzi storici e nuovi arrangiamenti, per realizzare dal vivo dei classici rivisitati. Tra questi, ha annunciato in un’intervista a La Nuova Sardegna, ci sarà anche qualche brano pescato tra quelli che non hanno mai trovato spazio nei tour degli ultimi anni.

Ecco come il rocker ha parlato a Cinzia Meroni per il quotidiano sardo dei due concerti che terrà il 18 e 19 giugno all’Arena Fiera di Cagliari, per cui è appena partita la prevendita dei biglietti.

Sarà tutto uguale a San Siro. Non vi svelo la scaletta, studiata apposta per l’occasione, non voglio rovinare la sorpresa. Posso, però, anticiparvi che conterrà delle vere chicche del passato remoto, come ‘Ti taglio la gola’ del 1985, rivisitate negli arrangiamenti con influenze punk rock, più adatte oggi al contenuto provocatorio dei testi. Ci saranno anche le grandi hit e alcune ballate intense, perché tutte non ci possono stare.

Già, ogni volta il problema è sempre lo stesso: è impossibile esaudire i desideri di tutti e infatti ad ogni nuovo tour non mancano i malumori per le canzoni scartate o alcune selezionate a scapito di altre. La scrematura, pur partendo dalle conferme di brani immancabili, è sempre la decisione creativa più delicata nella costruzione di uno spettacolo di queste proporzioni: la tattica usata dal Blasco e dai suoi collaboratori è quella di trovare un filo rosso che unisca tra loro le canzoni creando un racconto attuale, emozionante e coinvolgente.

Nell’abbondanza di canzoni devi saper selezionare quelle venticinque, massimo trenta che le rappresenteranno tutte. Mi ispiro all’attualità, creo un filo conduttore che le leghi una all’altra. Parto dalla prima, poi le riascolto tutte e il filo si annoda da sé. Naturalmente non è così semplice, è un lavoro lungo, che faccio confrontandomi con i miei fidati collaboratori, Vince Pastano e Floriano Fini, come l’anno scorso, e con lo spirito di Guido Elmi nel cuore.

D’altronde la discografia di Vasco si estende su quattro decenni e, paradossalmente, nemmeno le 40 canzoni del Vasco Modena Park sono state sufficientemente rappresentative di una storia musicale così vasta. Vasco ricorda così quel traguardo mondiale da 225mila spettatori, che si è rivelato la spinta per una nuova partenza.

Come avevo promesso, dopo ‘Modena Park’, il concerto da Guinness che ha segnato un ‘prima’ e un ‘dopo’, è finita un’epoca. La quadratura del cerchio perfetta, di una storia immensa, cominciata a Modena by night e conclusa a ‘Modena Park”‘ con un risultato insuperabile e per quanto mi riguarda irripetibile. Avrei potuto fermarmi, dopo una cosa del genere! E invece no, da quella fantastica esperienza mi sono risvegliato liberato e libero di fare quello che più mi piace. Così è nato il ‘Vasco Non Stop Live’, dalla mia grandissima voglia di palco, di ripartire da me e dalle mie canzoni, con il mio pubblico. In viaggio non stop per l’Italia, ogni anno città per città, con lo spettacolo più potente ed emozionante al mondo. Quest’anno eccomi qua nella splendida Sardegna, non a caso scelta da De André come sua seconda casa.

E della splendida isola ricorda soprattutto quella volta che quella volta che a Cagliari, nel 1982, compose Vita Spericolata chiuso in un’automobile sotto una pioggia battente “tanto che non si poteva fare il concerto al campo sportivo“. Il brano si classificò penultimo al Festival di Sanremo dell’anno successivo, il resto è storia.