Dopo aver debuttato una settimana fa con un doppio appuntamento record di ascolti, La Compagnia del Cigno dal 14 gennaio torna in onda con una programmazione fissa al lunedì sera, con una sola puntata a settimana in prima serata su Rai1.
Gli episodi del 14 gennaio, oltre a proseguire il racconto delle vicissitudini e della passione artistica dei ragazzi stretti dal patto de “La Compagnia del Cigno”, metteranno in scena un momento musicale particolare. Il maestro Marioni (Alessio Boni) decide infatti di dirigere l’orchestra dei giovani talenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in concerto molto speciale, ispirato a Sara (Hildegard De Stefano), la brillante e determinata studentessa di violino ipovedente, che ha fatto del suo handicap una forza sviluppando tutti gli altri sensi e soprattutto un intuito sopraffino, oltre che un talento musicale evidente.
A spingere Sara a dare il suo meglio nonostante la difficoltà di vedere solo delle ombre è proprio il temutissimo Marioni, figura di maestro estremamente intransigente ai limiti del bullismo sui ragazzi. Una rappresentazione, quella incarnata da Alessio Boni in un ruolo da insegnante apparentemente cattivo ma in realtà appassionato e paterno, che ha suscitato anche molte polemiche da parte di diversi conservatori, in particolare quello di Padova, che hanno preso le distanze dal racconto perché giudicato troppo stereotipato e mistificatorio della realtà.
Il creatore, sceneggiatore e regista della fiction Ivan Cotroneo, ospite di Corriere Live il 14 gennaio, ha ribadito che ovviamente quello del severissimo Marioni è un personaggio fittizio, ma che in fondo rappresenta un tipo di maestro che tutti abbiamo avuto una volta nella vita, quello che “ama gli allievi in modo severo ma sincero, senza pacche sulle spalle ma con la convinzione che debbano lavorare insieme e fare squadra“.
Ecco la trama dei due episodi de La Compagnia del Cigno del 14 gennaio, il promo e una clip in anteprima per CiakMagazine, in cui Marioni introduce il concerto speciale di Sara definendolo “impossibile”.
