Sappiamo essere scattate le rimodulazioni Vodafone del 10 novembre, che hanno colpito numerosi clienti di rete fissa, facendo salire a quota due nel giro di pochi mesi le modifiche unilaterali di contratto. Nel primo caso, gli aumenti, scattati a partire dal 10 luglio scorso, hanno comportato un aumento della spesa da 2 a 3 euro mensili per le tariffe Voce ed Internet, e di 1.50 o 2.50 euro per quelle solo Voce. Le seconde rimodulazioni Vodafone, invece, si renderanno effettive a partire dalla prima fattura emessa dal 10 novembre in poi, con un aumento di 2.50 euro mensili nell’ambito di alcune offerte (quelle, scendendo nel dettaglio, che hanno attivato contratti solo Voce o Voce ed Internet prima del 25 marzo 2018, inclusa la tariffa Vodafone One).
Come riportato da ‘mondomobileweb.it‘, ci sono comunque delle esclusioni eccellenti da queste seconde rimodulazioni Vodafone, che ci è sembrato doveroso riportarvi: non verranno coinvolti negli aumenti del 10 novembre gli utenti che hanno sottoscritto un’offerta che fa convergere il fisso ed il mobile, come nel caso di Relax Casa Edition, Vodafone One Special e Casa Edition, a patto che siano state attivate prima del 25 marzo 2018, e che venga mantenuta la linea mobile (altrimenti scatterà un aumento pari a 2.50 euro/mese).
Non hanno nulla a che vedere con le rimodulazioni Vodafone del 10 novembre i clienti con le seguenti offerte attive:
“Friends&Family e i clienti Single Play con Casa Zero Pensieri New RIC, Vodafone Telefono Fisso Ric, Free Internet e telefono, Internet e Telefono Free, Int&Tel TuttoFlat 10h, Int&Tel Flat 10h, Int&Tel Free, Flat Wireless, Tutto Flat Wireless, Internet e Telefono SL”.
In questo precedente articolo vi avevamo parlato di come esercitare in tempo il diritto di recesso nel caso in cui non intendevate sottostare a queste seconde rimodulazioni Vodafone: se non siete riusciti a concludere entro i termini prestabiliti (potevate farlo fino al 9 novembre, compreso), non vi resterà che subire gli aumenti, di 5.50 e 4 euro mensili (nel peggiore o nel migliore dei casi) a seguito della doppia modifica unilaterale di contratto (scattate dal 10 luglio e poi dal 10 novembre).