Gli smartphone Huawei e Honor, nel momento in cui vengono sottoposti a test benchmark con app note come AnTuTu e GFXBench restituiscono risultati realistici o truccati? La pratica abbastanza diffusa di alcuni brand di modificare i dati di performance ed efficienza è praticata anche dal noto brand cinese? La situazione va affrontata a seguito di un’indagine condotta dal sito Anandtech e sulla base pure di alcune dichiarazioni ufficiali/ufficiose giunte dall’azienda.
I colleghi del sito di settore hanno notato come i risultati benchmark del recentissimo Honor Play fossero a dir poco anomali, riuscendo a scoprire come il device avesse in dotazione una sorta di software di rilevamento in grado di verificare se app come GFXBench e similari fossero in esecuzione sul telefono, restituendo dunque migliori risultati in termini di prestazione e efficienza rispetto allo standard. Il dubbio, secondo gli esperti, è che quanto accaduto abbia riguardato anche in passato il top di gamma attuale Huawei P20 e ancor prima il Huawei Mate 10, visto l’utilizzo per entrambi dello stesso processore ma con dati dei test anomali e in parte discordanti.
Gli smartphone Huawei e Honor restituiscono dunque punteggi truccati e falsati con i test benchmark? Sulla questione è intervenuto Wang Chenglu, presidente della divisione software Huawei nel corso di un’intervista condotta all’IFA di Berlino. Il responsabile ha riferito come tante delle più note app di test non riescano a restituire con un singolo punteggio le reali performance di un device. Dovrebbero essere stabiliti degli standard comuni e condivisi di valutazione per i device. Resta poi il fatto che molti produttori ricorrano al trucco dei risultati falsati per mantenersi alti nelle classifiche di efficienza e performance dei loro device (la chiara frecciatina al concorrente nazionale OnePlus è palese).
Glii esperti di Anandtech leggono tra le righe della dichiarazione di Wang Chenglu una sorte di ammissione del fatto che gli smartphone Huawei e Honor restituiscano anche loto risultati non corrispondenti alla realtà per il semplice fatto che il produttore si stia in parte adeguando alla politica (certamente scorretta) di alcuni suoi concorrenti. Sarà davvero così? Il tempo forse ci darà risposte chiare in proposito.
Aggiornamento 6 settembre – Riceviamo e riportiamo la nota di stampa ricevuta da Huawei in merito alla questione affrontata in questo articolo:
Huawei always prioritizes the user experience rather than pursuing high benchmark scores – especially since there isn’t a direct connection between smartphone benchmarks and user experiences. Huawei smartphones use advanced technologies such as AI to optimize the performance of hardware, including the CPU, GPU and NPU.
When someone launches a photography app or plays a graphically-intensive game, Huawei’s intelligent software creates a smooth and stable user experience by applying the full capabilities of the hardware, while simultaneously managing the device’s temperature and power efficiency. For applications that aren’t as power intensive like browsing the web, it will only allocate the resources necessary to deliver the performance that’s needed.
In normal benchmarking scenarios, once Huawei’s software recognizes a benchmarking application, it intelligently adapts to “Performance Mode” and delivers optimum performance. Huawei is planning to provide users with access to “Performance Mode” so they can use the maximum power of their device when they need to.
Huawei – as the industry leader – is willing to work with partners to find the best benchmarking standards that can accurately evaluate the user experience.