Tutti con gli occhi al cielo per l’eclissi lunare di questo venerdì 27 luglio 2018: quale sarà l’orario del fenomeno e dove vedere al meglio la luna rossa che spunterà sopra l’orizzonte subito dopo il tramonto. Come fotografare poi l’evento più unico che raro armati solo di un comune smartphone? Il momento astronomico è storico vista la durata lunghissima che rende l’eclissi appunto la più lunga di questo secolo, per ben 103 minuti. Quali consigli dunque per vivere meglio il prezioso appuntamento?
L’orario esatto per il via all’eclissi lunare è quello delle 20:24: da questo momento il nostro satellite inizierà ad immergersi nel cono di ombra terrestre e sarà solo alle 21:30 che inizierà la fase totale del fenomeno. Alle 22:22, ecco che si avrà l’apice massimo dell’eclisse (assumendo pure la colorazione rosso intensa) che poi terminerò alle 23:13. Per concludere, sarà alle 00:19 che la luna uscirà del tutto dal cono d’ombra terrestre.
Stabilito l’esatto orario dell’eclissi lunare, dove vedere il fenomeno astronomico assoluto di quest’anno e non solo? Bisognerà puntare gli sguardi verso sud-est e la seconda sorpresa, subito dopo il tramonto riguarderà pure l’apparizione di Marte, anche lui più rosso che mai vista la maggiore vicinanza alla nostra Terra. L’ideale sarà di certo recarsi lontano dalle luci cittadine per vedere il fenomenale spettacolo, ancora meglio su un’altura o collina.
Come fotografare con lo smartphone lo spettacolo dell’eclissi lunare? Certo con la maggior parte dei telefoni in circolazioni (dunque non top di gamma) non si otterranno scatti professionali ma ci sono comunque dei consigli utili da seguire. La fotocamera andrà impostata sulla luminosità manuale per sceglierne dei parametri. Ad esempio il tempo di esposizione andrà settato tra i 4 e i 30 secondi. La messa a fuoco dovrà essere selezionata su infinito o paesaggio e pure il valore ISO tra i 200 e i 400 (sarà bene effettuare più prove nelle diverse fasi del fenomeno astronomico). Ultimi e utili suggerimenti: meglio dotarsi di un cavalletto da smartphone o comunque assicurarsi che il device sia appoggiato ad una superfice e magari fotografare il nostro satellite accanto ad un edificio come una torre, un palazzo, una chieda che contribuisca a dare profondità alla scena.