Samsung Pay non verrà più integrato sui device di fascia bassa del colosso asiatico: questa sembra essere la decisione presa dal produttore. Si tratta di una scelta che l’OEM ha adottato già da diverso tempo, anche se fin qui mai ufficializzata.
Basti pensare che dei dieci ultimi modelli presentati solo i Galaxy S9 e Galaxy A8 includono la tecnologia di pagamenti mobile (in pratica gli smartphone dal prezzo inferiore ai 500 euro non prevedono la compatibilità). Il tutto a differenza di quanto avvenne lo scorso anno, quando l’azienda sudcoreana aveva deciso di estendere il servizio anche ai Galaxy J5 e J7, anche se sempre limitatamente al territorio locale (la cosa ci riguarda in modo relativo, visto che presso il mercato internazionale, e quindi europeo, la compagnia non aveva mai sposato la tecnologia per quanto concerne i dispositivi di fascia bassa).
Facile comprendere le ragioni della decisione della società: innestare il sistema MST per l’emulazione della classica ‘strisciata’ ha un costo che si è scelto di abolire per i telefoni economici (pari a 5000 won, pari al cambio attuale a circa 4 euro). A ben pensarci la scelta adottata dal colosso asiatico non è nemmeno così incomprensibile: i dispositivi più economici vengono spesso acquistati dalle persone di una certa età o dai giovanissimi, che corrispondono essere anche a quegli utenti poco disponibili ad utilizzare il servizio di pagamenti mobile.
Come sopra già precisato, la situazione ci riguarda in modo marginale, visto che i dispositivi di fascia bassa nel nostro mercato non supportavano già da prima la tecnologia Samsung Pay (per questioni di natura commerciale decise internamente, a priori). Ci tenevamo comunque a condividere con voi la notizia, che circola ormai da alcune ore presso i media di informazione coreani. Avete già provato il sistema di pagamento mobile del colosso asiatico? Nel caso, vi ritenete soddisfatti del servizio?