Artisti contro Salvini, da Emma Marrone a Elisa e Tommaso Paradiso le popstar schierate contro il Ministro dell’Interno

Il manifesto degli artisti contro Salvini, ecco le voci della scena pop e indipendente che prendono posizione contro il Ministro, da Emma Marrone a Elisa e Tommaso Paradiso


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A poco più di un mese dall’insediamento del nuovo, cosiddetto, “governo del cambiamento”, arriva il primo manifesto firmato da una serie di artisti contro Salvini.

Il Ministro dell’Interno, con le sue politiche su accoglienza e gestione dei flussi migratori, ma anche con i suoi annunci e le sue prese di posizione su questioni di politica interna, ha indignato tutti quanti non si riconoscono nei metodi da tolleranza zero con porti chiusi alle navi che salvano vite nel Mediterraneo e la guerra dichiarata alle ONG con conseguenze disastrose in termini di vittime in mare (3 naufragi mortali solo ai primi di luglio).

Il manifesto dal titolo “Noi non stiamo con Salvini. Da adesso chi tace è complice” è apparso sulla copertina di Rolling Stone, nel nuovo numero che contiene un editoriale cui hanno aderito diverse, ma non tantissime, voci della musica pop e della scena indipendente italiana: tra loro, Caparezza, Elisa, Emma Marrone, Negramaro (già chiaramente schierati contro il cinismo del nuovo governo con l’Amore Che Torni Tour Stadi 2018), Tommaso Paradiso dei TheGiornalisti, Motta, Diodato, Ernia, Gazzelle, Gemitaiz, Lo Stato Sociale, Roy Paci, Mauro Pagani, Lele Sacchi, Selton, Tedua, Tre Allegri Ragazzi Morti, i 99 Posse. Insieme a loro anche scrittori, attori, registi e volti tv, da Michele Serra a Daria Bignardi, da Costantino della Gherardesca a Carolina Crescentini e Gabriele Muccino.

Il manifesto di Rolling Stone è un’aperta dichiarazione di opposizione alle politiche del nuovo esecutivo trainato dalla Lega di Matteo Salvini sui temi cruciali come immigrazione, diritti civili ed eguaglianza sociale.

Ci troviamo costretti a battaglie di retroguardia, su temi che consideravamo ormai patrimonio condiviso e indiscutibile. I sedicenti “nuovi” sono in realtà antichi e pericolosi, cinicamente pronti a sfruttare paure ancestrali e spinte irrazionali.

Tra i tanti contributi al numero della rivista musicale che fa di questo manifesto la sua copertina, anche quelli di Marco D’Amore, attore e regista di Gomorra – La Serie già schierato con Roberto Saviano dopo le minacce di Salvini di togliergli la scorta, o dei Subsonica, con inviti ad abbandonare politiche che creano odio sociale verso i più deboli e a rivolgere i propri sforzi a combattere i veri cancri della società come la corruzione, l’evasione e la criminalità organizzata.