Fortnite incassa a tutta forza: quanto spendono i giocatori?

La voglia di personalizzare adeguatamente il proprio avatar spinge sempre più utenti ad aprire il portafogli digitale

Fortnite

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La strada percorsa sotto il profilo economico da Epic Games con il suo Fortnite è abbastanza chiara: sulla falsariga di quanto avviene nel mondo mobile, il titolo è stato rilasciato in formato gratuito, con il ritorno degli investimenti che si materializza grazie alle immancabili microtransazioni. Una strategia indubbiamente rischiosa, nelle prime fasi post lancio, ma che sulla lunga distanza ha dato ragione agli sviluppatori, che ringraziano la propria utenza e incassano sonoramente.

La natura free to play di Fortnite ha permesso infatti a Epic Games di disporre di una community vastissima, che conta tra le sue fila milioni e milioni di utenti, pronti ad aprire il portafogli digitale per arricchire il proprio avatar digitale con i numerosi cosmetici rilasciati nel corso del tempo.

E solo nel mese di marzo la compagnia ha reso noto di aver incassato la ragguardevole cifra di duecento milioni di dollari. Spese folli? Probabilmente no, dal momento che è proprio la vasta fanbase creata nel corso dei mesi a foraggiare le casse di Epic Games.

Secondo uno studio condotto da LendEDU, (qui trovate il link) una piattaforma di prestiti studenteschi, su mille giocatori di Fortnite esaminati coloro che hanno speso soldi per acquisti in game sono stati ben 688 (il 68,8% quindi, ndr). Due giocatori su tre si fanno quindi prendere la mano sull’acquisto di skin ed elementi cosmetici con cui personalizzare il proprio alter ego digitale, con una spesa media che è stata stimata sugli 84,67€ pro capite. Ciò vuol dire che soltanto tra i mille intervistati l’incasso arrivato nelle tasche del team al lavoro su Fortnite è stato di oltre cinquantamila dollari.

Cifre niente male, e che lasciano trasparire quale potrebbe essere la direzione verso cui si evolve il mercato videoludico: basti pensare che il 36,78% dei partecipanti a questa ricerca non aveva mai speso prima soldi per acquisti in game.

Certo, la natura gratuita del titolo ha magari ispirato positivamente la community, che in qualche maniera ha voluto riconoscere il grande lavoro svolto dagli sviluppatori.

Preoccupa però l’eccessivo coinvolgimento da parte del pubblico in età scolare: il 35,12% degli intervistati ha saltato la scuola pur di poter giocare a Fortnite, mentre il 14,58% ha dato vita a un assenteismo prolungato. Solo il 20,54% degli studenti si è dimostrato parzialmente responsabile, dribblando “non molto” i banchi di scuola.

Sono numeri importanti, quelli sciorinati sotto il profilo economico, e che ovviamente le major non potranno non tenere in considerazione per il prossimo sviluppo del mercato videoludico.

In conclusione, vi segnaliamo l’arrivo nella giornata di ieri dell’aggiornamento 4.5 di Fortnite, oltre all’annuncio dell’imminente inizio della quinta stagione di gioco.

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