Non ce lo saremmo mai aspettati ma la rete unica Wind Tre subisce un nuovo duro colpo in queste ore. La società partner ZTE impegnata nella costruzione dell’infrastruttura per il segnale dei due vettori unificati viene letteralmente bannata dal Senato degli Stati Uniti d’America: le aziende americane non potranno più fornire tecnologia ai cinesi per i loro progetti in giro per il mondo e come conseguenza questi dovranno di certo rivedere i loro impegni, anche in Italia.
La vicenda che vi abbiamo pure raccontato nelle ultime settimane ha dell’incredibile: solo di qualche giorno fa, in effeti, era la notizia con protagonista Donald Trump che si era mosso personalmente per eliminare il ban di fornitura per ZTE (seppur dietro risarcimento di una ingente somma di denaro da parte del brand e altre modifiche societarie). In queste ore, al contrario, Il Senato degli Stati Uniti ha votato esattamente per la decisione opposta e sono stati confermati i 7 anni di divieto di vendita proprio a ZTE di componenti. Il cosiddetto National Defense Authorization è stato approvato con largo consenso, visto che ZTE e Huawei sono state identificate come troppo vicine al governo cinese e proprio per questo fin troppo pericolose per la sicurezza dell’infrastruttura di rete in USA.
La domanda più che lecita è: se la rete unica Wind Tre non potrà essere portata a termine da ZTE, chi prenderà il posto nei lavori già cominciati? Si vocifera che sarà Ericsson ad assumersi l’importante ruolo e tale evoluzione sarebbe pure giustificata dall’impegno della società per il futuro 5G proprio del vettore unico.
La rete unica Wind Tre, nonostante gli sforzi degli ultimi mesi, resta ferma solo su alcune città italiane, soprattutto nel nord Italia. C’è molta strada da fare e si spera a questo punto che Ericsson possa imprimere una forte accellerata ai lavori.
Una mossa politica come altre del settore. Anche per Ericsson l’ aver perso la gara per l’ unificazione della rete Wind TRE sapeva di losco, soprattutto perché vinta da ZTE, che allora contemplava un numero di risorse limitate che constava di alcune decinae, paragonata a mostri o carrozzoni come Ericsson. Una mossa politica ordita al fine di alleggerire l’ organico di Ericsson negli ulti i due anni di circa 1000 unità , solo al fine di rendere piu’ appetibile l’ eventuale vendita dell’ organico ad altro marchio oppure perché riducendo il numero di risorse Ericsson sarebbe stata maggiormente competitiva nel presentare successive offerte, guarda caso come ora.