Tira ancora aria di tempesta per quel che riguarda la rimodulazioni Vodafone: se da un lato le buone notizie non sono affatto mancate (vedi l’abolizione degli aumenti dell’8.6% inizialmente previsti per il passaggio dalle 13 alle 12 mensilità attraverso il calcolo della fatturazione su base mensile, e non a più a 28 giorni, e la gratuità dell’hotspot, di cui qui gli ultimi dettagli), dall’altro ci vediamo costretti a portare alla vostra attenzione anche quelle brutte.
All’interno della sezione ‘Vodafone Informa‘, e più precisamente nella tabella dedicata alle comunicazioni di servizio (il nome completo è ‘Aggiornamenti‘), vi imbatterete nella modifica delle condizioni dei servizi destinati ai clienti privati con SIM dati, con rimodulazioni Vodafone in atto a partire dal 10 giugno 2018. Lo scorso 19 marzo vi avevamo già parlato della questione, e più precisamente di rincari del canone mensile compresi tra 1.50 e 2 euro.
A partire dal 6 aprile, la nota ha subito un’ulteriore modifica, facendo menzione ad un aumento che varierà da 1.50 euro a 3 euro (che coinciderebbe con il rincaro massimo), allo scopo di continuare a migliorare la qualità del servizio erogato relativamente agli investimenti programmati sul network. Un balzello che il gestore rosso giustifica riferendosi alle mutate condizioni di mercato, e che consentirà, volendo, agli utenti di recedere dal contratto e/o passare il proprio numero ad altro operatore senza alcuna penale o costi di sorta entro un periodo di 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, inserendo come causale del recesso la dicitura ‘Modifica delle condizioni contrattuali‘.
Le rimodulazioni Vodafone di cui sopra saranno effettive dal prossimo 10 giugno per quanto riguarda gli utenti privati con SIM dati. Nonostante la piccola batosta, nel complesso possiamo ritenersi soddisfatti della correzione del tiro apportata dal gestore di origini anglosassoni, cha nell’ultimo periodo ha seriamente ridimensionato le proprie pretese.