Appaiono ancora poco chiare le rimodulazioni Vodafone che dal prossimo 25 marzo consentiranno il passaggio alla fatturazione su base mensile, in merito all’eventuale aumento del costo di ciascun rinnovo (si diceva sarebbe aumentato dell’8.6%, affinché si procedesse allo scalo dalle 13 alle 12 mensilità). L’intervento dell’Antitrust (rivolto chiaramente a tutti gli operatori nazionali, ndr.), di cui vi abbiamo parlato ieri, potrebbe aver rimescolato le carte in tavola a favore dei consumatori.
Secondo quanto riportato da ‘mondomobileweb.it‘, interrogato sulla questione relativa alle rimodulazioni Vodafone, il personale addetto alle consulenze social ha risposto che tutto può ancora succedere, e che gli effetti e le azioni da intraprendere sono ancora al vaglio dell’azienda. Altra cosa strana riguarda la descrizione delle singole offerte all’interno dell’app MyVodafone, a ridosso della sezione ‘Offerte attive‘, oppure su richiesta diretta all’assistente TOBi.
Sia nel caso della Special 20GB che della Special 10GB, se in un primo momento si parlava di un rinnovo portato a 10.86 euro/mese, adesso si fa riferimento ad un tipo di rinnovo mensile, a partire dal 25 marzo, senza alcuna modifica di costo. Peccato però che l’intervento di modifica riguardi solo l’app MyVodafone (almeno per adesso, e sempre che l’ultima decisione resti questa), visto che chiamando il ‘42590‘ la voce guida continua a riportare che il rinnovo delle offerte di cui sopra subiranno l’aumento dell’8.6%, esattamente come viene indicato sul portale ‘voda.it/dettagli‘.
Una contraddizione vera e propria, che il gestore rosso con ogni probabilità andrà a chiarire solo dal 25 marzo, giorno in cui, per la Legge 172/2017, i clienti privati ricaricabili passeranno alla fatturazione mensile (appuntamento rimandato al 5 aprile per quel che riguarda i clienti privati con abbonamento mobile o rete fissa). Un nodo ancora da sciogliere quello delle prossime rimodulazioni Vodafone, e su cui speriamo di far luce nel più breve tempo possibile.