Ritorno alla fatturazione mensile Wind dopo legge 172/17: rimodulazioni sospese, cosa cambia

SMS informativo dall'operatore mobile: nessun rincaro della spesa, ma solo per il momento?

Wind

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Anche il ritorno alla fatturazione mensile Wind sotto i riflettori, con l’invio in queste ore dell’SMS informativo ai clienti dell’operatore sugli effetti della legge 172/17 che di fatto obbliga tutti i vettori, entro il prossimo 4 aprile, ad un cambiamento radicale e dovuto. Ecco spiegato di seguito cosa cambierà e soprattutto il punto su eventuali rimodulazioni delle offerte telefoniche.

Al posto della fatturazione mensile ogni 4 settimane, ecco che Wind (come fatto con il partner del brand unificato Tre Italia), ha informato il suo parco clienti che a partire dal 4 aprile, il rinnovo delle offerte telefoniche avverrà lo stesso giorno di ogni mese, senza il ricorso al trucchetto delle 4 settimane e dunque 28 giorni, come stabilito per legge proprio dal parlamento italiano. Nella nota inviata in queste ore non si fa alcun riferimento alle tanto temute rimodulazioni, ossia all’aumento della tariffa mensile appunto: anche Tre Italia si è adeguata a questa linea di comunicazione ma viene chiarito come eventuali rincari di spesa saranno comunicati separatamente in un ulteriore nota specifica. Come già chiarito per Tre, anche per Wind, questo non costituisce una rassicurazione sul fatto che non arriveranno aumenti sulla propria opzione telefonica (gli operatori telefonici, dovranno pur recuperare da qualche parte la famosa tredicesima mensilità non riscossa a partire da aprile).

Il ritorno alla fatturazione mensile è di certo una conquista per i clienti che per troppo tempo hanno dovuto subire una fatturazione a 4 settimane ingiusta. Il dubbio, come su segnalato, resta sull’eventuale aumento della spesa telefonica per Wind come per Tre Italia. Vodafone, al contrario, ha subito chiarito i suoi rincari mensili per un valore dell’8.6% su base mensile ma con stessa spesa annuale: un colpo amaro comunque da digerire visto che lo spirito che ha mosso la legge 172/17 era quello di garantire, al contrario, risparmio per gli utenti. E speriamo davvero che il brand unico WindTre non prenda spunto dal cattivo esempio della concorrenza.