Stanno venendo alla luce notizie poco incoraggianti sul fronte delle rimodulazioni TIM, almeno per quanto riguarda la questione relativa al ritorno alla fatturazione mensile. Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti in Rete, infatti, sembrerebbe che da aprile possa esserci un doppio cambiamento per tutti coloro che si sono legati all’operatore con una delle tante offerte che prevedono una specifica quota da versare ogni 28 giorni, come si potrà notare dal nostro approfondimento di oggi 15 gennaio.
Proviamo a fare un po’ di ordine, perché le rimodulazioni TIM potrebbero rappresentare le prime notizie certe in questo particolare contesto, al punto che le reazioni del pubblico potrebbero essere piuttosto negative. La scadenza fissata per tutti gli operatori, affinché si dica addio una volta per tutte alla fatturazione a 28 giorni, come tutti sanno è fissata il prossimo 5 aprile, ma già il giorno 1 aprile dovremmo registrare grosse novità secondo quanto riportato stamane dai colleghi di Mondomobileweb.
A quanto pare, la compagnia telefonica anticiperà il tutto di cinque giorni, ma a questo punto subentra la notizia delle rimodulazioni TIM. L’operatore, infatti, avrebbe già fatto sapere che la spesa annuale non cambierà per il pubblico. Cosa vuol dire questo? Semplicemente che i rinnovi passeranno da tredici a dodici, ma quelli restanti andranno incontro per forza di cose ad un rincaro pari a poco più dell’8%. Insomma, lo scenario più temuto per chi sperava di poter riscontrare un piccolo risparmio dopo la presa di posizione da parte di AGCOM.
Ovviamente tutti potranno recedere, anche se le condizioni e le eventuali penali ancora non sono note, soprattutto se pensiamo che su base annuale non cambierà nulla per i clienti. Insomma, ci sono ancora dei nodi da sciogliere in merito alle rimodulazioni TIM, ma da oggi 15 gennaio sappiamo già che si pagherà di più per singolo rinnovo. Che ne pensate?