Hanno scelto il brano perfetto per coniugare insieme i propri stili: Gianna Nannini a Un, due, tre… Fiorella ha duettato con la padrona di casa Fiorella Mannoia in uno dei suoi brani più rock, Caffè nero bollente.
La Nannini, tra i tanti ospiti della seconda ed ultima puntata del one woman show di Rai1, è entrata sul palco a metà dell’esecuzione della Mannoia per unirsi a lei in un duetto inedito.
Il classico sanremese del 1981, uno dei brani iconici del repertorio della Mannoia, si sposa benissimo con le corde della Nannini: l’incontro tra le due voci è praticamente perfetto. D’altronde il tema dell’autoerotismo presente nella canzone (“Io come Giuda so vendermi nuda: da sola sul letto, mi abbraccio, mi cucco (…) non ho bisogno delle tue mani, mi basto da sola“) è lo stesso che la Nannini aveva già sdoganato un anno prima con la hit L’America.
La Mannoia ha poi ricordato come le loro carriere siano procedute di pari passo, anche se con percorsi molto diversi.
Negli anni Settanta abbiamo cominciato insieme, solo che i discografici vedevano me come una cantante rock e lei come una cantante melodica…
Come gli altri ospiti, anche la Nannini ha lasciato un messaggio sul grande muro che campeggia sullo sfondo del palco: “Un pensiero libero non può mai essere imprigionato” è la frase che la rocker ha scelto per l’occasione.
"Un pensiero libero non può mai essere imprigionato" @GiannaNannini @FiorellaMannoia #123Fiorella #Rai1 pic.twitter.com/PD2IsZI9BD
— Rai1 (@RaiUno) September 23, 2017
Gianna Nannini è tornata in radio lo scorso 15 settembre con Fenomenale, il nuovo singolo che anticipa l’uscita dell’album di inediti Amore Gigante, che sarà disponibile dal 27 ottobre prossimo su etichetta Sony Music. “Abbiamo dovuto aspettare quattro anni per un nuovo album, ma ha scelto me per l’anteprima: il tuo nuovo singolo è Fenomenale” ha commentato la Mannoia sul palco introducendo la prima esibizione tv della collega sulle note del brano apripista del prossimo album.
(In video dal minuto 00:50:58)
Grazie per la meravigliosa serata di ieri. Auguri di cuore per il tuo futuro. Grazie ancora bambina – sono del 1939 – e ritengo di poter usare questo appellativo senza offesa. Un abbraccio
Ottima trasmissione