Attenzione: l’articolo contiene spoiler sul finale di Twin Peaks 3.
Se siete ancora in stato confusionale e cercate una spiegazione sulla conclusione di Twin Peaks 3, non siete gli unici: Kyle MacLachlan è perplesso quanto voi. Nel corso di un’intervista con Entertainment Weekly, l’attore ‘fantoccio’ di David Lynch (ha recitato per lui in Dune, Velluto Blu e nel prequel della serie Fuoco Cammina Con Me) ha spiegato come ha interpretato quel finale enigmatico e cos’ha significato per lui il ritorno a Twin Peaks.
“È stato molto emozionante e dolce-amaro. Il primo passo era, ovviamente, concludere le riprese, e sapere che era finito. Poi c’era l’entusiasmo del cosa sarebbe avvenuto. Infine, finisci l’intera serie. È stato un mix del sentire come se fossi stato coinvolto in qualcosa di monumentale, questo è il sentimento primario, aver avuto tale riconoscenza per esser tornato a lavorare con David. Questa sua visione di Twin Peaks è stata realizzata con l’aiuto di tutti noi e di quelli di Showtime.”
Tra la nostalgia nell’interpretare di nuovo l’agente speciale dell’FBI Dale Cooper, e il divertimento nel ricoprire il duplice ruolo di Dougie Jones e Mr. C/Evil Coop, Kyle MacLachlan è concorde nel dire che il finale di Twin Peaks è a libera interpretazione dello spettatore:
“Prima di tutto sono incapace di dire: “David intendeva questo o quello” perché non lo so. Non perché mi ha chiesto di non dire nulla, ma proprio perché non lo so. Per quanto mi riguarda, lo considero una sorta di meditazione. Una specie di viaggio con questi personaggi. […] Ciò che abbiamo visto in queste 18 ore è aperto alla libera interpretazione delle persone, e tutto ha certamente creato diverse prospettive e sensazioni. Sto ancora cercando di capire cosa ho visto e cosa significa.”
Infine, gli ultimi attimi del finale di Twin Peaks 3: Dale Cooper (in quella realtà Richard) e Laura Palmer (cioè Carrie Paige) davanti casa Palmer. Nel momento in cui l’agente chiede in quale anno si trovano, si percepisce che qualcosa non va. Kyle MacLachlan racconta cos’ha provato in quel momento e cosa significa per il suo personaggio:
“Ricordo che mentre giravamo, sentivo i brividi lungo il collo perché l’urlo raccapricciante di Sheryl Lee era nel mezzo della notte. Ma qualcosa penso di aver capito, anche se non sono sicuro. So cosa stavo pensando mentre recitavo, ma non so quali siano stati i pensieri di David. […] Ho avuto la stessa sensazione fisica quando ho guardato il pilot e con l’ultima immagine di quella mano che prendeva il ciondolo, e l’urlo, capisci che ci sono delle forze oscure in gioco. […] La serie non riguarda rispondere a qualcosa, non è sul porsi domande. Per qualcuno è frustrante, per altri inebriante.”
Riguardo la possibilità di una quarta stagione, l’attore è incerto, ma non esclude che i fan la guarderanno:
“Per quanto ne so, non ne hanno ancora parlato, perciò non lo so. Lo dirò a David! Spero ci siano più persone che glielo chiedano.”