La grande lezione di Ariana Grande & Friends in One Love Manchester: come rivedere il concerto (video integrale)

Il concerto One Love Manchester di Ariana Grande del 4 giugno è stato un mastodontico spettacolo pop e solidale, una grande lezione da un mondo spesso tacciato di superficialità ed inconsistenza

il concerto One Love Manchester di Ariana Grande del 4 giugno

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La folla oceanica che si è riversata all’Old Trafford di Manchester per One Love Manchester parla da sé: il concerto voluto da Ariana Grande ed organizzato a tempo di record di Live Nation si è rivelato un momento di solidarietà e grande spettacolo davvero impressionante per proporzioni e atmosfera.

A Manchester si è scritto un pezzo di storia della musica pop parlando soprattutto alle nuove generazioni. L’esito dell’iniziativa, annunciata appena pochi giorni dopo l’attentato del 22 maggio da Ariana Grande, è stato sorprendente. È incredibile come in poco più di 10 giorni Live Nation abbia messo su uno spettacolo così articolato e complesso: non una semplice carrellata di artisti, ma un insieme di duetti, cover, performance ad alto contenuto emotivo come quella del coro della Parr Woods High School insieme ad Ariana Grande. Il tutto con una padrona di casa che si è dimostrata all’altezza di un compito molto più grande di lei: nonostante la giovanissima età, 24 anni appena, e quell’aspetto da Lolita un po’ troppo perfettina, si è concessa al pubblico, ai suoi ospiti, ha intrattenuto, cantato, ballato, ha lanciato messaggi e si è sciolta in lacrime, ma soprattutto si è dimostrata una performer di alto livello in grado di reggere una maratona di circa tre ore di musica dal vivo, duettando con i suoi ospiti ed esibendosi da solista in qualità di main artist.

Il tutto portando addosso un carico emotivo e una pressione certamente fuori dal normale, soprattutto dopo che poche ore prima il Regno Unito era stato colpito al cuore da un nuovo attentato terroristico facendo 7 morti a Londra durante un attacco che ricorda da vicino quello di Nizza del luglio dello scorso anno. Ingenti misure di sicurezza – che hanno funzionato alla perfezione – sono state messe in campo per garantire la realizzazione del concerto, soprattutto dopo che la capitale inglese si era rivelata ancora una volta il bersaglio preferito da parte dei terroristi. In un paese blindato e sotto lo scacco del terrore, con la campagna elettorale sospesa (ma le lezioni ancora fissate per l’8 giugno) la grande macchina di One Love Manchester è andata avanti senza alcun intoppo: un’organizzazione a dir poco perfetta, che non ha subito i contraccolpi delle circostanze decisamente avverse.

Dopo Manchester – e suo malgrado – Ariana Grande è entrata nell’Olimpo dei grandi performer della musica pop degli anni Duemila, facendosi conoscere anche da un pubblico più adulto che forse in gran parte, guardandola per la prima volta sul palco, avrà commentato “non la conosco, ma è brava“: con tre album all’attivo e diversi singoli capaci di raggiungere la prima posizione della classifica Billboard negli Stati Uniti, senza contare numero imprecisato di duetti con star internazionali del calibro di Andrea Bocelli e Stevie Wonder, Ariana Grande è cresciuta forse troppo in fretta per i suoi 24 anni, a maggior ragione dopo Manchester, ma si è dimostrata capace di reggere con eleganza e naturalezza un palcoscenico diventato per cause di forza maggiore globale (One Love Manchester è stato trasmesso in diretta in decine di paesi).

L’intero concerto è stato un crescendo di sorprese tra duetti inediti (da Ariana Grande con i Coldplay a questi ultimi con Liam Gallagher) e l’apparizione a sorpresa dell’ex Oasis arrivato a rendere omaggio alla sua città. Tra le immagini più suggestive, oltre ai girotondi tra la platea, alle emozioni collettive del pubblico, certamente quelle dal backstage, che hanno dimostrato come tutti gli artisti siano stati partecipi della serata non semplicemente esibendosi sul palco ma supportandosi l’un l’altro per tutto il tempo, fino a tornare sul palco per assistere all’ultima performance di Ariana Grande sulle note di One last time, la canzone che tradizionalmente chiude il suo Dangerous Woman Tour (in Italia il 15 e 18 giugno a Roma e Torino).

Davvero toccante il finale con Ariana sulle note di Over the rainbow, a tratti interrotta dalle lacrime, con la star commossa come l’intera platea. Da Manchester è arrivata una bella lezione su come si sta insieme da parte di un mondo pop troppo spesso (a volte a ragione, altri a torto) tacciato di superficialità e di inconsistenza, che stavolta è stato capace di unire musica e solidarietà in un evento che resterà certamente nella storia.

https://youtu.be/w_tWPd8vbZw

È possibile rivedere l’intero concerto sul sito Raiplay.it.

#OneLoveManchester – Il concerto di ieri sera per le vittime degli attentati del 22 maggio è online ⤵

Pubblicato da Rai4 su Lunedì 5 giugno 2017