Tutte le anticipazioni su 1993, parla il cast da Stefano Accorsi a Miriam Leone. E si pensa già a 1994

Dalla conferenza stampa a Milano le anticipazioni su 1993, alla presenza del cast: "Una stagione più noir" assicura il regista Giuseppe Gagliardi

1993, la serie

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Tante le anticipazioni su 1993 emerse dalla presentazione della serie in conferenza stampa. Dopo il successo di 1992, 1993 La Serie sbarca su Sky Atlantic da martedì 16 maggio: confermato il cast con Antonio Gerardi, Miriam Leone, Guido Caprino, Domenico Diele, Tea Falco e naturalmente Stefano Accorsi nei panni del protagonista Leo Notte, nonché ideatore della serie da cui il mantra diventato popolarissimo in rete “da un’idea di Stefano Accorsi”.

Giovedì 11 maggio la serie è stata presentata in anteprima a Milano, città in cui è ambientata e di cui racconta le contraddizioni negli anni di Tangentopoli e dell’ascesa del berlusconismo, quelli dello scandalo della malasanità e della P2 (sebbene mai citata esplicitamente). Un racconto che Stefano Accorsi ha sentito come necessario perché mai affrontato prima d’ora dalla televisione e in particolare dalla serialità, come ha raccontato in un’intervista a Vanity Fair parlando del suo personale rapporto con la figura del magnate Fininvest diventato per quattro volte Presidente del Consiglio negli ultimi vent’anni.

Il cast quasi per intero ha presenziato alla conferenza stampa di 1993 per illustrare le novità di questa seconda stagione.

Andrea Scorsati, responsabile dei contenuti Sky, ha spiegato che anche quest’anno il fattore del successo della serie sarà la capacità di raccontare le storie di sei personaggi fittizi calati nella realtà della Milano da bere dei primi anni Novanta, sconvolta dallo scandalo Tangentopoli partito con l’arresto di Mario Chiesa e arrivato fino ai vertici del Partito Socialista Italiano. Con 1993 si indaga un anno delicatissimo per l’Italia, quello del terrorismo e della destabilizzazione politica, che “ha avuto un grande impatto psicologico sul nostro Paese“. Secondo Scorsati la seconda stagione “è anche migliore della prima” dal punto dell’intreccio tra le vite dei personaggi e i fatti realmente accaduti nel paese.

Venduta in oltre 100 paesi proprio come Gomorra, altro diamante di Sky Atlantic, la serie subirà un’evoluzione dal punto di vista del genere: il regista Giuseppe Gagliardi ha annunciato una stagione più noir, come peraltro si intuiva già dal promo diffuso proprio dal regista in rete. Lo scopo è quello di avvicinare la serie al genere del thriller politico, che tanto successo ha avuto oltreoceano, riservando sempre grande importanza alla psicologia dei personaggi che quest’anno viene indagata molto di più.

A proposito dei personaggi, il cast ha raccontato come cambieranno i volti di 1992 nel racconto di questo nuovo anno: Stefano Accorsi anticipa un Leonardo Notte pronto a dare forma alle sue ambizioni politiche e ad affiancare Silvio Berlusconi nella sua discesa in campo, mentre Veronica Castello mostrerà ancor di più la sua doppia faccia, quella di soubrette tutta lustrini e mondanità ma anche giovane ragazza dall’animo tormentato. Miriam Leone anticipa che la Castello sarà vittima dell’esplosione di una bomba che sconvolgerà la sua vita, proprio come ha sconvolto il paese, ma assicura che la sua Veronica “non morirà certo al secondo episodio”.

Tea Falco è ancora Bibi Mainaghi, criticatissima per la sua interpretazione della viziata figlia di un imprenditore milanese, tossicodipendente e in rotta con la sua famiglia, al punto da generare veri e propri tormentoni in rete nati dall’ironia sulla sua dizione. La Falco spiega che la sua Bibi quest’anno si trasforma da ragazza perduta a imprenditrice collusa, ma si ritroverà da sola senza l’appoggio della sua famiglia. Ancora in lotta con tutti il poliziotto Luca Pastore, interpretato da Domenico Diele, che continua a portare avanti la sua missione di giustizia ma rimarrà affascinato dall’incontro con una persona che ha la sua stessa malattia, la sindrome dell’Hiv. Il deputato della Lega Nord Pietro Bosco interpretato da Guido Caprino, assente in conferenza stampa perché impegnato su un altro set, diventerà più smaliziato e cinico dopo aver compreso alcuni meccanismi della politica. e infine c’è l’interprete di Antonio Di Pietro l’unico personaggio non fittizio della storia che quest’anno sarà più vincolato hai fatti e in particolare quelli processuali con un attinenza maggiore alla realtà rispetto a 1992.

Sky ha anche anticipato di essere già al lavoro sul concept di 1994  oltre che sulla quarta stagione di Gomorra, in attesa della terza che si sta ancora girando – per completare il discorso con l’anno della vittoria di Silvio Berlusconi alle elezioni politiche alla guida del neonato partito di Forza Italia.