Stefano Accorsi torna a raccontare la sua 1993 e questa volta lo fa in un’intervista a VanityFair in cui racconta la nascita della serie e anche alcuni dettagli di questo secondo capitolo partendo proprio da Silvio Berlusconi.
Sarà ancora lui la figura predominante nella vita del pubblicitario Leonardo Notte che in 1993 troveremo alle prese con una vita nuova e non solo lavorativamente parlando. Nel finale del primo capitolo lo avevamo lasciato con un sogno, quello di un nuovo partito, e adesso lo ritroveremo già al fianco di Silvio Berlusconi e, inoltre, fidanzato con il nuovo personaggio interpretato da Laura Chiatti.
Sono tanti i segreti che verranno a galla a cominciare dal misterioso incontro con la sua fidanzata e finendo ai suoi turbolenti anni bolognesi come protagonista nei movimenti di sinistra negli anni Settanta.
Ma proprio il rapporto con Berlusconi è il nodo principale della serie e non solo per via della trama, in cui sarà un mitico Paolo Pierobon a vestire i panni dell’ex Premier, ma anche come idea principale.
Stasera alle 21.15 vi aspetta l’episodio finale di #1992LaSerie, ma dal 16 maggio sarà l’ Italia dell’anno successivo ad attendervi pic.twitter.com/KCoMLOYgWj
— Sky (@SkyItalia) May 9, 2017
Lo stesso Stefano Accorsi parla della vittoria di Silvio Berlusconi alle elezioni del 1994 definendolo un vero e proprio trauma per lui che veniva da anni di tradizione di sinistra. Proprio la “sofferenza” provata in quel momento è alla base della serie nata come una sorta di biopic su Berlusconi ma che poi, per esigenze e “le difficoltà di fare un film su un personaggio ancora in vita”, si trasformò in questa triologia.
“Il format andava costruito ex novo, e poi, per ovviare ai problemi legali con i personaggi viventi, gli sceneggiatori hanno dovuto lavorare su una sottile linea d’ombra. Avere dei paletti, però, ci ha aiutati ad aguzzare la fantasia. E il lavoro di documentazione storica è stato immane”.
Il lavoro è stato premiato dal successo nella serie venduta in tutto il mondo e pronta a tornare con 1993 e 1994, quello che dovrebbe essere il capitolo finale della “saga”. Ma quali saranno i temi principali della seconda stagione? Anche a questa domanda Stefano Accorsi risponde nella lunga intervista rilasciata a VanityFair dicendo:
“La trilogia si ispira alla Rivoluzione francese: speranza, terrore, restaurazione. Se il 1992 con Mani pulite faceva pensare a un cambiamento, il 1993 è stato l’anno delle bombe di mafia con gli attentati a Maurizio Costanzo a Roma, a Firenze vicino agli Uffizi e a Milano in via Palestro, che puntavano a destabilizzare lo Stato e indurlo a una trattativa. La scena di apertura è il lancio delle monetine a Craxi davanti all’Hotel Raphaël di Roma: la politica non sarebbe stata più la stessa. C’è poi il suicidio di Raul Gardini, e anche il deputato leghista che sventola il cappio in Parlamento” (CLICCA QUI per l’intervista integrale).
L’appuntamento con 1993 è fissato per il 16 maggio prossimo sempre nel prime time di Sky Atlantic.