1994 – La Serie chiude il racconto in forma di trilogia degli anni di Tangentopoli e dell’inizio della Seconda Repubblica: al via dal 4 ottobre in prima serata su Sky Atlantic, la nuova stagione si conferma l’ultima nelle intenzioni di produttori e sceneggiatori, ma anche la più gustosa per il gran numero di fatti e personaggi da raccontare.
C’è ovviamente il protagonista, il dirigente Fininvest e consulente politico Leonardo Notte (Stefano Accorsi), ci sono la soubrette mancata e ora parlamentare di Forza Italia Veronica Castello (Miriam Leone), il pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro (Antonio Gerardi), il deputato leghista Pietro Bosco (Guido Caprino). Il Silvio Berlusconi della serie, centralissimo in questa stagione, è Paolo Pierobon.
La serie Sky Original prodotta dalla Wildside di Lorenzo Mieli, creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, arriva al racconto dell’anno che ha visto Silvio Berlusconi eletto presidente del Consiglio di un governo dalla breve durata ma dalla portata simbolica determinante nello spartiacque tra la Prima e la Seconda Repubblica dopo lo scandalo Tangentopoli.
In conferenza stampa gli sceneggiatori hanno spiegato che quest’ultima stagione è quella più pregna di contenuti e fatti storici che il pubblico potrà ricordare di aver vissuto: la sfida più grande della serie, infatti, è stata mescolare personaggi completamente inventati ad altri scritti sulla falsariga di persone vere (come il protagonista, vagamente ispirato al consulente Fininvest Ezio Cartotto) o perfino realmente viventi come il leader di Forza Italia o l’ex pm Di Pietro.
Un esempio di incrocio tra realtà e fiction: la nuova stagione ripropone dei frame dal confronto televisivo tra Occhetto e Berlusconi, avvenuto il 23 marzo 1994 in piena campagna elettorale e moderato da Enrico Mentana, che gli sceneggiatori hanno consultato in fase di scrittura.
Il regista Giuseppe Gagliardi si alterna dietro la macchina da presa con Claudio Noce: gli 8 episodi di questa stagione, che si sviluppa perlopiù verticalmente, sono dedicati ciascuno ad un personaggio chiave della serie, a partire ovviamente da quello di Accorsi, approfondendo così il loro rapporto col potere e il modo in cui, da posizioni e punti di vista differenti, decidono di gestirlo. Notte si caratterizza per essere sempre più un gran burattinaio della politica e un abile manovratore dietro le quinte, la Castello diventa simbolo di una condizione femminile subalterna al potere pur essendo entrata nelle istituzioni, Bosco è il leghista della prima ora che oggi potrebbe “essere in vacanza al Papeete“.
La scommessa di mischiare verità e finzione è frutto di un lungo lavoro di documentazione degli sceneggiatori su quegli anni e della volontà di Stefano Accorsi, sposata da Mieli, di realizzare un racconto inedito di un periodo storico a cui – prima d’ora – nessun autore o regista aveva mai pensato, nonostante gli ultimi 25 anni siano il frutto di quegli eventi di portata epocale.
Gli sceneggiatori Rampoldi, Sardo e Fabbri concordano nel definire questa stagione più audace delle precedenti: proprio la consapevolezza che fosse l’ultima, ha permesso loro di osare più che in passato con la materia viva del racconto. Massima libertà garantita da parte di Sky e Wildside – anche se un pool di avvocati ha sempre supervisionato tutto, racconta Accorsi, come si conviene per sceneggiature che raccontano fatti e persone reali – e nessuna pressione da parte dei politici coinvolti nella trama, nemmeno da Berlusconi stesso.
La serie è stata venduta in un oltre un centinaio di Paesi, suscitando interesse anche all’estero: Beta Film è il distributore internazionale. In Italia le prime due stagioni sono disponibili su NowTv, Sky Go e Sky On Demand, dove sarà visibile in streaming anche la terza dopo la messa in onda dal 4 ottobre su Sky Atlantic e in simulcast su Sky CinemaUno (anche in 4k HDR per i clienti Sky Q).