La dura ascia dei ban in For Honor si sta abbattendo su tantissimi utenti, rei nelle prime settimane di vita del titolo di aver dato vita ad attività illecite che, in molte circostanze, hanno inficiato l’esperienza ludica di tantissimi giocatori.
Se la settimana scorsa vi abbiamo parlato dei ban in For Honor per tutti coloro che sfruttavano, per quanto concerne l’edizione PC del titolo, uno script che consentiva di parare in maniera del tutto autonoma o colpi provenienti dal combattente avversario, questa volta l’attenzione dei ragazzi di Ubisoft si è spostata su quelli che, soprattutto nelle sessioni di gioco notturne, sono divenuti una vera e propria piaga per tutti coloro che cercano un po’ di svago: come riportato da VG247.com, nel mirino dei ban di For Honor sono finiti infatti tutti coloro che sfruttavano la possibilità di farmare (acquisire punti XP) in modalità AFK (away from keayboard, senza essere dunque effettivamente controller o tastiera alla mano, ndr) semplicemente bloccando l’analogico sinistro (o il corrispettivo sulla tastiera) in modo da “ingannare” il sistema che effettivamente vedeva il giocatore muoversi, per quanto semplicemente in cerchio per ore e ore.
Negli ultimi giorni erano partite le prime mail di avvertimento per tutti i furbetti che sfruttavano questa tecnica per incamerare punti XP e ricompense, livellando così le caratteristiche dei propri alter ego digitali, e nella giornata di oggi la giustizia di Ubisoft ha emanato la sua sentenza che si è materializzata nei primi 1.500 ban della durata di tre giorni, con altri 4.000 utenti attualmente monitorati e pronti a finire nell’occhio del ciclone.
Una linea durissima per chi non rispetta quindi le semplicissime regole di condotta di For Honor, e che consentirà a tutti gli utenti onesti di godere finalmente di un gioco pulito a qualsiasi ora del giorno e della notte, senza che il comportamento di qualche “simpatico” furbacchione comprometta l’esito dei match online.