Quando Tony DiNozzo ha lasciato NCIS per il suo interprete Michael Weatherly avrebbe potuto profilarsi un lungo periodo di pausa dalla tv: non è facile per chi ha impersonato per 13 anni lo stesso personaggio riciclarsi subito in un ruolo del tutto nuovo. A Weatherly è andata bene, visto che è arrivata una parte da protagonista in Bull e la serie ha ottenuto sin da subito ascolti sorprendenti, con una media di 16 milioni di spettatori negli Stati Uniti e l’ordine completo da parte di CBS per una stagione completa di 22 episodi.
Weatherly ha trascorso 13 stagioni nei panni di un valoroso agente speciale del Naval Criminal Investigative Service nel crime di Donald Bellisario: quando Tony DiNozzo ha lasciato NCIS con un commovente addio, il pubblico ha dovuto dire addio ad uno dei volti storici della serie ed abituarsi da subito a vedere l’attore nei panni di uno psicologo, personaggio ispirato alla vera storia del Dr. Phil McGraw, che dirige una società di consulenze sulla composizione delle giurie nei processi.
Felice di aver fatto una scelta impopolare e rischiosa, dettata anche dal fatto che il suo DiNozzo in NCIS era condannato ad essere l’eterno secondo dopo Gibbs, oggi Michael Weatherly raccoglie i frutti della sua decisione, come ha raccontato all’Herald Sun:
Tutto ciò che è meraviglioso nella vita rappresenta un rischio: è stata assolutamente una mia scelta quella di lasciare NCIS. Intorno all’undicesima stagione… era chiaro per me che avrei dovuto essere promosso. DiNozzo era costantemente il numero due e nonostante fosse pronto per essere il numero uno quel momento non è mai arrivato – il che è triste. La vita è una cosa transitoria e quindi il cambiamento, anche se a noi non piace, deve accadere, e io non l’ho mai temuto. Per me è un sogno poter interpretare il personaggio del titolo della serie come Colombo, Magnum e Rockford.
Bull è stato creato da McGraw e Paul Attanasio e vanta Steven Spielberg tra i produttori esecutivi. Confrontando i due personaggi, l’attore ha definito Jason Bull diverso da DiNozzo perché quest’ultimo è sempre stato caratterizzato da una sorta di profonda insicurezza, manifestata nel suo bisogno di ottenere sempre l’approvazione del capo Leroy Gibbs (interpretato da Mark Harmon). Di tutt’altro stampo invece, il carattere di Bull.
Bull è affascinante, perché c’è questo maestro di analisi comportamentale che riesce a capire quello che pensi se solo lo guardi. Ho avuto modo di sedermi con Spielberg che era uno dei miei desideri: è stato molto importante per lui che Bull fosse vulnerabile, compassionevole, empatico ed emotivamente collegato alla gente che sta cercando di aiutare.