Nuova categoria Big a Sanremo? La proposta di Gigi D’Alessio contro “l’orticaria” degli Esperti

Creare una nuova categoria Big a Sanremo 2018? Continua la battaglia di Gigi D'Alessio contro la Giuria degli Esperti


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Continua la battaglia di Gigi D’Alessio contro la Giuria degli Esperti di Sanremo 2017: il cantautore eliminato in semifinale col suo brano La prima stella, che tocca argomenti delicatissimi ed è ispirato dal dolore per la perdita della madre morta 32 anni fa, non ci sta ad essere giudicato da un gruppo di persone che non ritiene all’altezza del compito. E fa qualche proposta per il prossimo Festival.

Dopo aver esposto le sue ragioni contro la Giuria degli Esperti e le scelte di Carlo Conti a Parliamone… Sabato, Gigi D’Alessio è tornato sull’argomento a L’Arena di Giletti, all’indomani della finale che ha proclamato vincitore Francesco Gabbani.

La contestazione di D’Alessio è molto chiara: se in giuria ci sono hitmaker che amano la disco dance come Giorgio Moroder, di che non trasmettono la musica italiana più popolare come Linus o youtuber come Greta Menchi, vuol dire penalizzare volutamente una certa generazione di artisti.

Ci ho messo anni per farmi apprezzare dai giornalisti, non è mai stato facile. Ma voglio dire che se non mi chiamano a fare il presidente di giuria al festival del cinema c’è un motivo: se è una giuria di qualità deve capirne di musica. Io voglio essere giudicato, ma non da esponenti di musica dance: è una giuria spostata e non equilibrata, serve una par condicio, non puoi mettere una radio che quando cantiamo noi gli viene l’orticaria. Nn posso essere giudicato da uno che si occupa di trucco, altrimenti ho fatto il conservatorio inutilmente per dieci anni, andavo a fare l’estetista. Qui si è fatta fuori una categoria: ho solo 50 anni, se devo essere rottamato io siamo messi male. Contesto l’equilibrio della giuria, non il voto in sé. Io sono abitato a perderlo Sanremo. Il mio Sanremo è sempre iniziato a Domenica In, la domenica successiva. Non contesto le preferenze, ma è il sistema che è sbagliato, se tu ci inviti o metti una categoria a parte per i grandi Big o fai una giuria equilibrata. Giudicare così è come chiedere ai tifosi del Napoli se amano la Juve, è la stessa cosa. La giuria deve essere innanzitutto di qualità e poi equilibrata. La Placido (Violante, nda) ha parlato di neomelodici, ma non sa nemmeno che vuol dire: perché giudica la nostra musica? Io non giudico i suoi film al Festival del Cinema. Essere usati va bene, ma mortificati no.

In difesa di Gigi D’Alessio, Red Ronnie ha ricordato come il suo brano La prima stella sia stato composto interamente dal cantautore partenopeo per testo e musica, sostenendo quanto i pregiudizi abbiano ancora un gran peso nella valutazione della sua musica nonostante l’indubbia qualità del brano proposto quest’anno.

Se la canzone di Gigi D’Alessio fosse stata cantata dalla Mannoia o dalla Turci avreste cantato al miracolo. Non conta niente che abbia fatto Conservatorio, D’Alessio sta sulle palle ai giornalisti, ma è un’eccellenza italiana, paga le dicerie del passato ancora oggi. Ma è un artista strepitoso, ha un testo bellissimo: bisogna ascoltare ciò che canta, non D’Alessio in sé.