Se l’intera stagione sarà all’altezza del suo trailer, bisognerà davvero tenere gli occhi incollati su American Crime 3: il nuovo capitolo della serie antologica, creata e prodotta dal premio Oscar John Ridley, con Michael J. McDonald come produttore esecutivo per ABC Studios, debutta negli Stati Uniti il prossimo 12 marzo.
Diventato rapidamente uno dei titoli più apprezzati dalla critica, con ben 10 nomination agli Emmy per la sua prima stagione, American Crime si prepara a quella che potrebbe essere la sua stagione più impegnata.
Dopo aver puntato il faro sui temi della razza e della lotta di classe, con una nuova ambientazione, nuovi personaggi e una nuova trama, la terza stagione indagherà gli aspetti più critici del mercato del lavoro, si occuperà di diritti negati e battaglie per ottenerli, sullo sfondo della Carolina del Nord (anche se le riprese sono state realizzate in gran parte a Los Angeles) tra nuove forme di sfruttamento e un capitalismo senza scrupoli che fa profitto sulle vite dei lavoratori, sfruttandoli fino alla schiavitù o alla prostituzione e talvolta togliendo loro la vita. Gli Stati Uniti sono ancora la terra del fantomatico sogno americano o per questa illusione è ormai tempo di requiem, per dirla alla Noam Chomsky?
Il promo esteso che anticipa la serie, sulle note della patriottica America (My Country, ‘Tis of Thee), è scioccante e intenso. Decisamente alza l’asticella delle aspettative sulla nuova stagione. “Il sogno americano ha il suo prezzo” è il claim di American Crime 3.
Tanti i veterani che tornano nella terza stagione con nuovi ruoli, tra cui Regina King, Felicity Huffman, Connor Jessup, Timothy Hutton e Benito Martinez. Nel cast Felicity Huffman interpreta Jeanette Hesby, Regina King è Kimara Walters, Timothy Hutton è Nicholas Coates, Lili Taylor interpreta Clair Coates, Connor Jessup è Coy, Richard Cabral è Isaac Castillo e Benito Martinez interpreta Luis Salazar.
Tra le guest star ricorrenti di questa stagione Cherry Jones interpreta Laurie Ann Hesby, mentre l’ex Cristina Yang di Grey’s Anatomy Sandra Oh è Abby Tanaka e Mickaëlle X. Bizet è Gabrielle.
Ecco la sinossi della stagione.
Quando un padre, Luis Salazar (Benito Martinez), viaggia illegalmente dal Messico negli Stati Uniti alla ricerca di suo figlio scomparso, scopre che la servitù moderna è fiorente nei terreni nelle comunità agricole. Dopo aver ottenuto un lavoro e un posto dove vivere, questi lavoratori si trovano costretti a vivere in condizioni di estrema povertà. Tenuti a pagare per il loro cibo e altre cose essenziali, quel poco denaro che guadagnano viene restituito ai loro datori di lavoro, e siccome saranno per sempre in debito con loro, non possono mai andarsene.
I lavoratori privi di documenti non sono le uniche persone coinvolte in questo sistema. Coy Henson (Connor Jessup) è un giovane uomo bianco americano, allontanato dalla sua famiglia e irrimediabilmente dipendente da droghe. Quando incontra il capo reparto dell’azienda agricola Isaac Castillo (Richard Cabral), coglie l’occasione per rimettere la sua vita in pista. Ma mentre cerca disperatamente di liberarsi della sua dipendenza, inizia a diventare sospettoso riguardo le promesse di Isaac e consapevole delle ingiustizie che si svolgono in azienda.
Hesby Farms è un’azienda agricola di produzione di pomodoro in difficoltà, costretta a ridurre il costo del lavoro, al fine di essere competitiva in un mercato che richiede continuamente prezzi più bassi. Jeanette Hesby (Felicity Huffman), entrata nella famiglia che possiede l’azienda agricola, comincia a conoscere la scioccante verità che si cela dietro la loro ricchezza. La sua agitazione finirà per costringerla a fare una scelta morale, che potrebbe metterla in contrasto con la famiglia.
Kimara Walters (Regina King) è un’assistente sociale che vuole davvero aiutare chi ha bisogno. Single e sulla quarantina, vuole disperatamente avere un bambino ma non riesce a rimanere incinta, nonostante l’aiuto della medicina moderna. Quando Kimara incontra Shae (Ana Mulvoy-Ten), una prostituta di 17 anni, vuole aiutarla a uscire dal business, trasformare la sua vita e incastrare il suo protettore.
Nicholas Coates (Timothy Hutton) possiede un’attività di fornitura di mobili e sente la pressione degli acquirenti che vogliono prodotti di qualità a prezzi scontati. A casa, si ritrova in un matrimonio in cui i ricordi del passato sembrano molto più piacevoli della situazione attuale. Sua moglie, Clair (Lili Taylor), decide che vuole assumere e fornire un visto di lavoro ad una donna haitiana, Gabrielle (Mickaëlle X. Bizet), perché faccia da bambinaia al figlio. Ma un alone oscuro sembra coinvolgere questa famiglia, e Gabrielle scopre ben presto che il suo lavoro ha un grosso prezzo.