La scelta di portare Maria De Filippi a Sanremo 2017 come co-conduttrice è sintomatica di un grosso problema in casa Rai? Se la volontà di Carlo Conti di portare “il top” sul palco della 67esima edizione del Festival lo ha spinto a cercare il principale volto della presunta concorrenza, questo rappresenta un fallimento per la tv pubblica, incapace di promuovere eccellenze proprie?
La questione è stata giustamente posta, in termini meno brutali, a Tv Talk dal critico televisivo e giornalista de L’espresso Riccardo Bocca, durante la puntata del 14 gennaio con lo stesso Carlo Conti ospite in collegamento e il direttore di Rai1 Andrea Fabriano in studio.
Carlo Conti, ancora una volta, ha minimizzato: “Scherzosamente dico sempre che a Sanremo tu fai uno starnuto e viene fuori che hai la broncopolmonite” è stato il suo primo commento del conduttore del Festival a TvTalk rispetto alle scelte annunciate con la conferenza stampa di presentazione dello scorso mercoledì, in cui ha confermato la presenza di Maria De Filippi a Sanremo 2017. Portando in Rai la regina di Mediaset è stato siglato un “patto del Nazzaremo”?
Il polverone che si crea sempre intorno a Sanremo mi fa molto ridere. Per me rimarrà sempre una gara di canzoni, la cosa che mi preme di più è mettere al centro la musica e credo in questi due anni di averlo fatto, prima riportando i cantanti da 14 a 20 e ora a 22, poi mettendo le nuove proposte in testa al Festival. Il fatto che quest’anno due ex nuove proposte siano tra i Big, Gabbani e Ermal Meta, sono soddisfazioni. Questo è il Festival. Poi c’è una cornice meravigliosa che viene enfatizzata e ingigantita. Scherzosamente dico sempre che a Sanremo tu fai uno starnuto e viene fuori che hai la broncopolmonite. La scelta è molto più semplice, come è semplice la vita (…) Quest’anno ho pensato alla presenza femminile top e automaticamente ho pensato a Maria De Filippi, gliel’ho proposto e lei ha accettato.
In risposta alla domanda di Bocca, Conti ha spiegato che dopo aver portato due vincitrici di Sanremo e la coppia Raffaele-Garko sul palco dell’Ariston ha voluto chiudere il suo triennio di conduttore e direttore artistico puntando ad avere il meglio del panorama televisivo attuale, che per lui è Maria De Filippi. E fa notare che non è affatto inusuale che la Rai si serva di professionisti che lavorano stabilmente in Mediaset in occasione di alcuni eventi e del Festival in particolare, citando le edizioni condotte da Mike Bongiorno (ben 11) e Raimondo Vianello (una, nel 1998), ma anche la partecipazione della Hunziker al fianco di Baudo (2007).
In passato è già successo con grandi nomi come Vianello e Bongiorno che hanno condotto il Festival o la Hunziker con Baudo: con tutti i canali che ci sono adesso non ci sono più questi steccati, gli steccati saltano tutti per la grandezza dell’evento che è Sanremo e per la sua importanza per la canzone italiana.
Nessuna autocritica dunque per la scelta di guardare altrove rispetto al perimetro della tv di Stato e portare Maria De Filippi a Sanremo 2017. Conti è più che sereno. E la scelta della signora Costanzo di non percepire alcuna retribuzione per la sua partecipazione al Festival mette a tacere anche le polemiche sull’impiego delle risorse derivate dal canone Rai: “In realtà è uno schiaffo morale, quasi un regalo che la De Filippi ha fatto alla Rai” ha commentato efficacemente Bocca.