Standing ovation a Music per Ezio Bosso: il maestro porta sul palco Sonata al Chiaro di Luna, trascinando con sé una lunghissima scia di emozioni che sono culminate in un’interpretazione molto sentita. La sua musica, che non ama definire sua, non è musica classica. Quella di Ezio Bosso è musica libera, è un atto d’amore nei confronti di chi raccoglie l’eredità delle emozioni che vengono scritte su uno spartito.
Ed è così che la forza, quella di Ezio Bosso e delle sue parole, diventa musica che oltrepassa le dita di uno straordinario pianista, arriva ai tasti bianchi e neri e arriva fino agli ascoltatori. La Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven non è più Ludwig, ma diventa Ezio che suona o Paolo che ascolta. Con questa concezione, rivoluzionaria e degna di un artista che basa la musica sulla condivisione, Bosso ci accompagna nella sua personale versione della celebre Sonata di Beethoven. Intenso, rilassato, profondo: la musica di Ezio Bosso è un concentrato di sentimenti che riesce a esprimere al meglio non solo con il piano ma anche con il corpo.
Già apprezzato al Festival di Sanremo 2016, Ezio Bosso condotto il suo tour in giro per l’Italia con musica e pianoforte, ma anche con la forza che da sempre lo contraddistingue e ha consentito di presentarsi al grande pubblico non solo come pianista, ma anche come uomo.
Con la Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven, Ezio Bosso ha incantato il Teatro 5 di Cinecittà e il conduttore, che non smetteva di guardarlo estasiato. Il discorso introduttivo è stato il vero punto di forza dell’intervento di Ezio Bosso a Music, nel quale ha spiegato l’importanza della musica libera e di come la musica possa essere definita universale, come eredità e come atto d’amore per chi – dopo secoli – ha ancora il piacere di ascoltarla.
BRAVO MAESTRO!!!