Bisogna partire da un preciso presupposto per poter fare una recensione di Una Mamma per Amica “Inverno”: non deve essere stato facile far tornare in vita Stars Hollow, dopo dieci anni di inattività, e rimettere in moto tutti quei meccanismi che fino al 2007 hanno funzionato alla perfezione, e che credevamo si fossero spenti per sempre.
Non deve essere stato facile, e il risultato tradisce la difficoltà di questo ritorno nella immaginaria cittadina del Connecticut: Inverno, il primo dei quattro episodi del revival di Gilmore Girls, risulta nostalgico e rende giustizia all’atmosfera delle prime stagioni, ma allo stesso tempo risulta un insieme forse troppo caotico di elementi “da revival”.
Il primo episodio comincia col ritorno di Rory, e di conseguenza anche il nostro, a Stars Hollow, una piccola oasi felice dove il tempo sembra essersi fermato: tra le bizzarrie di Kirk, che tenta il plagio di Uber, e le assemblee indette da Doose, nessuno penserebbe che fosse passato neanche un mese dalla fine della settima stagione di Una Mamma per Amica. Il tempo però è passato, e nessuno, nemmeno Rory e Lorelai, sembra volerci fare i conti.
Lorelai e Luke stanno ancora insieme, ma questa è solo una magra consolazione: i due non sono sposati e non hanno nemmeno un figlio loro, sebbene ormai siano passati dieci anni dal loro amore ritrovato dopo il primo matrimonio sfumato. Per quanto verosimile, in realtà, appare piuttosto improbabile che i due, il cui desiderio di diventare genitori viene appena accennato giusto per permettere l’entrata trionfale di Paris – diventata direttrice di una clinica che affitta uteri -, non abbiano mai pensato a mettere al mondo un bambino.
Dall’altra parte, sembra altrettanto strano che in dieci anni e molti viaggi Rory sia riuscita a rimediare come nuova conoscenza solo lo scialbo Paul, e che continui ad orbitare intorno a Logan, ormai irrimediabilmente (?) fidanzato con l’ereditiera francese Odette. Non ha un lavoro, ha un ragazzo di cui tutti si dimenticano – che, tra parentesi, fa ridere le prime due o tre volte, ma poi basta – e non ha nemmeno un nuovo amico conosciuto in questo periodo di altalenante permanenza dentro e fuori Stars Hollow: è davvero questa la Rory che abbiamo conosciuto nelle prime sette stagioni di Una Mamma per Amica?
Non può ovviamente mancare in Inverno l’introduzione del tema caldo di questo revival: il vuoto lasciato da Nonno Richard, soprattutto nella sua amata moglie Emily. Il problema, forse comune all’intero revival, è che anche questo spunto viene gettato nella mischia e lasciato lì, in questi (interminabili) novanta minuti: pur essendo in questo primo episodio tra i pochi elementi che manda avanti una trama poco accennata, non riesce a spiccare come dovrebbe, perché a farsi largo sono soprattutto gli elementi nostalgici che compongono Stars Hollow.
Inverno non è un brutto episodio, anzi: è decisamente un ottimo punto di partenza per una serie che è rimasta sopita per quasi un decennio, e che ha tutte le intenzioni di tornare ai vecchi fasti nel giro di sole sei ore. Il problema è la sua eccessiva autoreferenzialità, la sua strabordanza di riferimenti al passato che sì, da una parte creano l’atmosfera da revival celebrativo quale la miniserie si propone di essere, ma dall’altra distraggono eccessivamente lo spettatore da quella che potrebbe essere una trama più decisa e prepotente, in pieno stile Gilmore Girls.