Le lacrime di Lady Gaga, gli sfottò a Madonna e Beyoncé, la rabbia di Katy Perry: l’Election Night dell’8 novembre, che ha visto Donald Trump sconfiggere Hillary Clinton contro ogni previsione dei sondaggisti e nello sgomento generale della stampa internazionale, ha sconvolto anche le star che si erano spese in prima persona in campagna elettorale.
Non è bastato per Hillary Clinton essere la prima candidata donna e forse la più preparata di sempre, come non sono bastati l’incondizionato sostegno della first family più amata di sempre, gli Obama, gli endorsement della stampa tutta, l’appoggio della grande finanza internazionale ma anche di buona parte dei movimenti neri e femministi. E nemmeno la partecipazione delle grandi star agli eventi della sua campagna: dal Boss Bruce Springsteen a Madonna e Lady Gaga, passando per la Hollywood che conta, il mondo dello showbusiness ha praticamente isolato e snobbato Trump. Salvo poi ritrovarselo comandante in capo, eletto a sorpresa 45° presidente degli Stati Uniti al termine di un testa a testa al cardiopalma.
La donna dell’establishment, che per sua stessa ammissione non è mai stata capace di stabilire una connessione con le grandi masse, è la grande sconfitta di queste elezioni: tutte le condizioni favorevoli non sono state sufficienti a darle un volto nuovo, più umano e sincero, che ispirasse quella fiducia necessaria a spostare voti. Ma è anche la grande sconfitta del gotha del mondo dello spettacolo statunitense, oggi in lutto per un presidente che nessuno ama e che rappresenta un’incredibile incognita.
Lady Gaga ha commentato desolata il trionfo di Donald Trump nelle urne e ha continuato a protestare contro il magnate e la sua politica divisiva anche durante lo spoglio elettorale. Le sue immagini con i cartelli contro il candidato repubblicano e le sue lacrime in auto alla notizia dei primi exit poll sono più che eloquenti.
❤️🇺🇸I want to live in a #CountryOfKindness where #LoveTrumpsHate pic.twitter.com/Eni145YgW1
— Lady Gaga (@ladygaga) November 9, 2016
https://twitter.com/gagamonster96/status/796258176006057984
https://twitter.com/gagamonster96/status/796273870546280448
I still can't believe it. pic.twitter.com/FxoY54xfer
— GM ❾❻ (@gagamonster96) November 9, 2016
Sconvolta anche Katy Perry, che si è esposta al fianco della Clinton sin dagli albori della sua candidatura alle primarie contro il senatore democratico Bernie Sanders e oggi grida alla rivoluzione contro il neopresidente. La giovane italoamericana Ariana Grande, invece, si è detta “in lacrime”.
WE WILL NEVER BE SILENCED. https://t.co/Co4CYBXg8j
— KATY PERRY (@katyperry) November 9, 2016
THE REVOLUTION IS COMING.
— KATY PERRY (@katyperry) November 9, 2016
I am in tears
— Ariana Grande (@ArianaGrande) November 9, 2016
Madonna, che ha sostenuto la Clinton durante l’intera campagna elettorale, ha commentato amaramente la vittoria di Trump: “Un nuovo incendio si è acceso. Non ci arrenderemo mai. Non ci piegheremo mai“.
La boutade con cui aveva promesso sesso orale a chi avesse votato Clinton, poi smentita, è tornata a circolare in rete dopo la vittoria di Trump. Un giornalista del tabloid Daily News ha riportato la notizia che un presunto fan di Madonna che si sarebbe presentato davanti alla residenza della popstar a Manhattan per reclamare il suo “premio” dopo aver votato per la candidata democratica. E sarebbe stato gentilmente allontanato: “Non ho informazioni a questo proposito, mi dispiace” avrebbe risposto un addetto alla sicurezza. E inevitabilmente su Twitter è partita la corsa al dileggio nei suoi confronti: quella promessa di un regalo in natura ai sostenitori della Clinton è tornato ad animare le conversazioni online.
L’ironia ha colpito anche la coppia d’oro della musica mondiale, in scena con un concerto per la Clinton (con tanto di endorsement di Beyoncé sul palco) alla vigilia delle elezioni.
Meanwhile JayZ & Bey talkin' …
#ElectionNight pic.twitter.com/FYaPbruwgo
— Villi Wilson❌ (@Conservative_VW) November 9, 2016
In silenzio invece, come peraltro la Clinton che non si è ancora presentata in pubblico, il Boss Bruce Springsteen che solo lunedì si era speso per lei con un concerto a Philadelphia in chiusura della campagna.
Greetings from Philadelphia with @HillaryClinton. #imwithher pic.twitter.com/NXbdKxGO3b
— Bruce Springsteen (@springsteen) November 8, 2016
Come evolverà il rapporto degli artisti con Trump? Dopo la presidenza Obama che ha aperto le sue porte a grandi star, appoggiata da gran parte dell’universo delle grandi celebrità americane, quella del tycoon potrebbe vivere invece in un isolamento inedito da parte dello showbusiness.
Tutti questi variopinti figuri, fatui rappresentanti di valori inconsistenti al servizio del loro portafoglio, quello sì consistente, sono la versione moderna dei cortigiani delle antiche corti, sempre pronti ad accodiscendere o ad anticipare i voleri dei loro sovrani in cambio di vantaggi di ogni genere in primis economici. Quando i loro mentori crolleranno saranno i primi ad abbandonarli, cercandosi un nuovo padrone da quei perfetti cortigiani che sono