Beyoncé scatena beceri istinti razzisti, censurata con Daddy Lessons ai CMA 2016 (video)

Un brutto episodio per Beyoncé, vittima commenti razzisti e censura per l'esibizione in Daddy Lessons ai CMA 2016 a Nashville

Beyoncé ai CMA 2016 (video)

INTERAZIONI: 102

Con l’effetto sorpresa che la contraddistingue, Beyoncé ha deciso di deliziare il pubblico dei Country Music Awards 2016, in scena a Nashville lo scorso mercoledì, con una speciale esibizione sulle note del brano Daddy Lessons presente nel suo ultimo album Lemonade. La diva di Houston si è esibita col gruppo country texano Dixie Chicks, che ha realizzato una cover del suo brano durante l’ultimo tour.

In diretta su ABC, Beyoncé ha realizzato una versione live dell’unico brano che possa essere definito country del suo ultimo album e in seguito all’esibizione ha caricato su SoundCloud il remix ufficiale di Daddy Lessons feat. Dixie Chicks, rendendolo anche disponibile per il download gratuito sul proprio sito.

Quella che però poteva sembrare l’ennesima sorpresa di Queen Bey destinata ad entusiasmare il suo pubblico si è trasformata in un brutto episodio da dimenticare. La platea si è divisa tra entusiasti e critici, ma il diluvio di commenti negativi ha costretto gli organizzatori dei CMA a cancellare ogni traccia della presenza di Beyoncé ai premi sui propri canali social.

Diversi gli insulti piovuti addosso alla cantante e agli AMC: in primis c’è chi ha lamentato il fatto che Queen Bey non è un’artista propriamente country, ma a lasciare basiti sono stati i commenti razzisti lasciati online dai fan più integralisti della musica country.

Non è una novità che in alcune nazioni del Sud degli Stati Uniti siano ancora presenti sacche di intolleranza e razzismo nei confronti delle persone di colore. Il Texas, stato conservatore per eccellenza, ne è un esempio. Le tensioni degli ultimi anni relative alle impressionanti statistiche sui morti di colore per mano delle forze dell’ordine, con conseguenti rivolte della popolazione nera sfociate anche in episodi tragici, hanno avvelenato ulteriormente lo scontro sociale su questi temi. La militanza di Beyoncé nel movimento Black Live Matters, la denuncia contenuta in Formation e il suo impegno al fianco delle famiglie delle vittime delle forze dell’ordine è probabilmente indigesto a molti in un Paese in cui ancora l’appartenenza razziale è considerato un elemento discriminante, al punto da scatenare beceri istinti razzisti anche di fronte ad un semplice spettacolo musicale.

Dopo la valanga di commenti razzisti sulla rete per la presenza di Beyoncé sul palco che celebra il meglio della musica country, il colmo si è raggiunto con la censura della sua performance, letteralmente sparita dai profili della manifestazione. Segno che la strada da percorrere sulla via dell’uguaglianza è ancora lunghissima e che anche lo showbusiness deve fare la sua parte.