Sarà perché è la prima attrazione degli Universal Studios a tema serie tv, o magari perché il mondo dell’apocalisse zombie è perfetto per provare qualche brivido reale: l’attrazione dedicata a The Walking Dead, inaugurata da pochi giorni a Los Angeles, è diventata famosa ben prima di diventare realtà.
Per provare con mano ciò di cui tutti gli appassionati della serie di AMC parlano, noi di OptiMagazine siamo andati in ricognizione proprio agli Universal Studios di Los Angeles e ci siamo immolati per la causa: abbiamo provato l’attrazione di The Walking Dead, ed ecco com’è andata.
I visitatori all’ingresso, che tra l’altro è molto piccolo, sono accolti da un minaccioso cartello che sconsiglia l’entrata ai soggetti deboli di cuore e ai minorenni. Le premesse sono già ottime: un po’ di spavento e di realismo è esattamente ciò che ci si aspetta in questa situazione.
All’interno dell’attrazione si entra in piccoli gruppi, composti al massimo da dieci, dodici persone. Niente montagne russe o piccoli vagoni: per calarsi nel mondo di The Walking Dead non c’è mezzo di trasposto migliore delle proprie gambe.
L’avventura di Rick Grimes inizia quando lo sceriffo si risveglia dal coma all’Harrison Memorial Hospital di Atlanta, per scoprire che il mondo è completamente cambiato da come lo ricordava. Allo stesso modo, per entrare nel mondo apocalittico ricostruito agli Universal Studios si passa da un edificio che ricostruisce proprio l’atmosfera dell’ospedale.
Una volta entrati nel percorso, però, l’entusiasmo iniziale comincia via via a svanire, quando ci si rende conto che oltre a qualche vagante che ogni tanto fa capolino a tradimento non c’è molto altro.
Qualche manichino insanguinato e qualche brandello di corpo sparso qua e là dovrebbero bastare a ricostruire l’atmosfera da brividi della Atlanta invasa dai vaganti, ma in realtà non è così. I numerosi attori truccati e vestiti da zombie spaventano gli utenti con i loro versi gutturali, ma dato che non è possibile toccarli né farsi toccare non si può nemmeno simulare un morso o qualcosa di simile.
La monotonia dei vaganti ogni tanto è spezzata da un attore che, nei panni del buono e che per apparenza ricorda molto il buon Dale Horvath, “aiuta” il gruppo a proseguire il giro allontanando gli zombie a colpi di (finto) mitra.
L’esperienza dura circa dieci minuti, e idealmente è paragonabile al giro che si fa nella classica casa degli orrori al luna-park.
Il giudizio sull’attrazione, che nessun appassionato di The Walking Dead vorrebbe leggere o pronunciare, è purtroppo un po’ negativo. Da come l’attrazione era stata annunciata è presentata prima del lancio, sarebbe stato ragionevole aspettarsela un po’ più grande, e magari un po’ più sostanziosa: oltre ai versi degli zombie c’era ben poco che rendesse reale l’atmosfera della situazione apocalittica. Visto e considerato che agli Universal Studios ci sono attrazioni molto più spaventose, come ad esempio le montagne russe ispirate a La Mummia, va purtroppo detto che si poteva fare molto di più per rendere la tanto attesa attrazione di The Walking Dead molto più interessante.