Il Lettore Disperato temeva questo momento. Sapeva che, cominciata la sesta stagione di Game of Thrones, sarebbe finita la sua era. L’era in cui faceva il saputello, l’era del “ma non era così nel libro”: addio onniscienza, benvenuto ignoto. Il Lettore Disperato, infatti, è disperato proprio per questo.
Il Lettore Disperato vede Jon Snow e ha una fitta al cuore, ché l’ultimo libro era finito con l’immagine del suo corpo steso nella neve. E la neve era esattamente il posto dove non avrebbe voluto rivederlo, né all’inizio di The Winds of Winter né della sesta stagione di Game of Thrones.
E no, Ramsay Bolton che prova pietà per qualcuno non esiste. Non ha sentimenti, lui. Non nel libro. Mannaggia alla serie tv. E mannaggia a Myranda, che nei libri poi chi cavolo è?
La visione di Sansa Stark è sempre un dolore. Sansa, che dovrebbe starsene al Nido come Alayne con Ditocorto, proprio lei che dovrebbe essere lì a fantasticare per il suo matrimonio con Harrold Hardyng, e invece è in una foresta ghiacciata a crepare di freddo. Le coincidenze della vita, eh? Le stesse che portano Brienne ad essere ad un centimetro da Sansa a spaccare deretani e a giurarle eterna fedeltà, quando dovrebbe essere appesa per il collo con la brutta faccia di Lady Stoneheart davanti.
L’unico personaggio qui che al Lettore Disperato piace un po’ di più rispetto al libro è Reek, cioè Theon, cioè chiamatelo come volete. Rimane comunque non di grandissima utilità, eh, ma almeno qui è lui la mente della fuga da Grande Inverno e non è servito Mance Rayder a salvare (?) le chiappe a tutti.
Il Lettore Disperato si commuove un po’ quando vede Cersei Lannister realizzare che Myrcella, per cause che nel libro non sono nemmeno lontanamente immaginabili, è morta. Al Lettore Disperato piace molto la Cersei di Lena Headey, e anche il Jaime di Nikolaj Coster-Waldau. Gli piacciono così tanto che riesce pure a soprassedere sul fatto che il gemello maschio dovrebbe essere altrove, a prestare attenzione a Brienne e a Sansa più che alla sorella.
Margaery Tyrell è, fortunatamente, dove dovrebbe essere: in gattabuia a beccarsi le accuse dell’Alto Passero, in attesa di essere rilasciata – insieme alle sue inesistenti cugine – per essere affidate alla custodia di Randyll Tarly. Se succederà, chiaro.
Il Lettore Disperato, alla vista dello scempio di Dorne, ha avuto la tentazione di spegnere la televisione. Cosa mi significano la morte di Doran e di Trystane Martell, dopo che Lancia del Sole aveva avuto pochissimo spazio nella quinta stagione? Cosa significa questa Ellaria diventata una versione brutta della compianta Arianne Martell? Cosa succederà d’ora in poi a Dorne, si chiede il Lettore Disperato, mentre versa qualche lacrimuccia pensando alla reale bellezza di questa storyline. Ah sì, le Serpi sono terribili, ma questa non è certo una novità.
Il Lettore Disperato ha ancora l’amaro in bocca da Dorne quando vede Tyrion, la cui presenza si è ormai rassegnato a pensare a governare Meereen anziché, ahinoi, a scorrazzare per Essos con Griff il Giovane, la cui assenza non è ancora stata emotivamente superata. Il Tyrion della televisione però gli piace perché, luogo a parte, è il Tyrion che ama nei libri, e il Folletto è sempre il Folletto.
Il Lettore Disperato preferisce soprassedere sulla bromance tra Daario Naharis e Jorah Mormont, per concentrarsi sulla Daenerys di Game of Thrones, che gli piace molto: rispetto a quella del libro è più decisa, indipendente e meno “lagnosa”. Anche se poi qui se la va a cercare: bello passare l’eternità a Vaes Dothrak, quasi quasi ci faccio un pensiero pure io. Il Lettore Disperato pensa che sia un buon segno, tutto sommato, che Daenerys parli dell’impossibilità di avere figli, che lo riporta alle ultime pagine del PDV della Madre dei Draghi.
Al Lettore Disperato la Arya Stark di Game of Thrones non fa né caldo né freddo, semplicemente perché prova gli stessi sentimenti per quella cartacea. Che, per la cronaca, ha già superato la fase adolescenziale della cecità, attraversandola in noiosissimi capitoli interminabili.
Il vero shock, per il Lettore Disperato, è la vecchiaia di Melisandre. Se lo aspettava, in realtà: più volte nei libri viene detto che la Sacerdotessa Rossa abbia praticato la magia per più tempo di quanto possa ricordare, ed è vero anche che non viene mai fatto riferimento all’epoca in cui “Melony” esisteva prima di Melisandre, ma lo shock fa comunque da padrone.
Il Lettore Disperato, tutto sommato, ha trovato la puntata piuttosto blanda. Oltre allo sterminio di Dorne e a nonna Melisandre, era tutto già stato mostrato nei trailer e nelle immagini promozionali: la speranza è quella di vedere qualcosina in più la prossima settimana, visti gli ottimi presupposti.
Al Lettore Disperato piange il cuore per non aver vista l’evoluzione di Jaime, di non aver visto il rapporto con la sorella andare in frantumi, PER AVER VISTO RIDURSI A UNO SGABELLO IL PERSONAGGIO CHE HA SUBITO LA MIGLIORE EVOLUZIONE IN TUTTA LA SAGA DEI LIBRI
E hai ragione anche tu, è uno scandalo il fatto che abbiano tagliato tutta la parte dell’assedio a Delta delle Acque sostituendolo con quella pagliacciata a Dorne della scorsa stagione. Diciamo che sono diplomatica da questo punto di vista e penso che, tagliata quella parte di storyline, questo è il miglior Jaime che potessero darci :D
In teoria la parte di Delta delle Acque dovrebbe arrivare ora nella serie… Posso immaginare che Jaime scopra i tradimenti di Cersei dall’Alto Passero e che la rottura tra i due ci sia ora… Speriamo altrimenti siamo davanti all’ennesimo personaggio buttato nel cesso da D&D :C
Considerato che Ramsay dice di dare il corpo in pasto ai cani, mi sembra un po’ futile lamentarsi dei suoi “sentimenti”. Che poi che il Ramsay del libro non abbia sentimenti è discutibile, non ha i sentimenti di una persona normale e sensibile, certo, ma non direi che non ha sentimenti. Ha ridotto Theon in quello stato in ricordo del suo compagno di scelleratezze di un tempo (da lui stesso mandato a morire al suo posto), Reek. Ramsay non instaura certo rapporti normali con le persone e certo non tiene a loro nel modo tradizionale, come dimostra anche la battuta sulle esequie funebri di Myranda, ma questo non significa che non possa provare cose come la nostalgia nei riguardi dei suoi “alleati”.