In The Catch 1×02 Alice come Olivia Pope ed Annalise Keating: un rischio da non correre

Il rischio di The Catch è ricordare troppo le altre produzioni Shondaland: recensione 1x02 e promo 1x03

The Catch: recensione 1x02 e promo 1x03

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Se c’è qualcosa che The Catch avrebbe proprio dovuto evitare è trasformare fin dal principio la protagonista Alice Vaughn (Mireille Enos) in una novella Olivia Pope o Annalise Keating: il pilot della nuova serie di Shonda Rhimes era parso un mix di cose già viste, in particolare nelle ultime produzioni Shondaland come Scandal e How to get away with murder, con elementi comuni rivisitati con una patina glamour.

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Quello che continua a rendere accattivante The Catch è proprio l’atmosfera alla Ocean’s Eleven: paradossalmente le scene che più restano impresse sono quelle in cui il truffatore Ben (Peter Krause) riesce a sfilare orologi e portafogli o a rubare quadri dai musei con estrema facilità, ma ciò è indubbiamente non può bastare.

Nel secondo episodio Alice ha fatto i conti con la consapevolezza di essere stata truffata e ingannata da quello che pensava essere l’amore della sua vita e si è inventata un modo per far uscire Ben dalla sua tana sfruttando il suo stesso sistema, quello del furto d’identità a partire dai necrologi, ma c’è stato anche qualcosa di più: il primo vero caso affrontato nell’arco di un unico episodio è stato quello dell’omicidio di una donna ad opera del suo compagno. La trama è stata scritta con gli stessi identici meccanismi usati a più riprese in Scandal e How to get away with murder, ovvero l’individuazione di un presunto colpevole, poi un capovolgimento che punta ad individuarne un altro e infine a sorpresa il ritorno all’ipotesi principale: Alice ha incastrato un assassino nello stesso modo in cui avrebbero fatto Olivia Pope e Annalise Keating.

Il limite di The Catch è proprio questo: riuscirà ad ad affermarsi come qualcosa di diverso ed indipendente dalle altre produzioni dello stesso brand senza aver paura di incorrere in un insuccesso? La coerenza stilistica è indubbiamente un valore aggiunto, non a caso Shonda Rhimes ha fatto del suo nome un marchio di fabbrica, ma per far sì che una seria riesca a camminare sulle proprie gambe indipendentemente dal fatto di essere inserita in un palinsesto propedeutico o dal fatto di essere oggetto di grosse operazioni di marketing da parte della produzione, bisogna far sì che conquisti il pubblico con elementi inediti: in questo caso l’idea della caccia all’affascinante truffatore che mette in scena una serie crimini in modo abile e perfino divertente potrebbe essere il filone da seguire per rendere The Catch un prodotto a sé. Certo, se in ogni puntata ci si ritroverà a rivedere un po’ di questa o quell’altra serie nei casi di Alice, sarà difficile farne una convincente epopea come nei due casi precedenti. Semplicemente perché tutto rischia di sembrare già visto e soprattutto perché la nuova eroina di Shonda Rhimes, nel confronto con le altre due, potrebbe rovinosamente perdere. Questo è un rischio da non correre. Ad ogni modo, se c’è un universo in cui le imprese del genere possono riuscire, quello è Shondaland.

Intanto, ecco il promo e uno sneak peek del terzo episodio.