Uno degli ospiti più attesi per la serata finale della 66^ edizione del Festival di Sanremo è Cristina D’Avena, nota al grande pubblico per la sua interpretazione di numerose sigle di cartoni animati, soprattutto tra gli anni ’80 e ’90. OptiMagazine l’ha intervistata sulla bici e ci ha rivelato il personaggio (rigorosamente di un cartone animato) che porterebbe con sé. Cristina ha scelto Sailor Moon… ma anche Licia!
E Pollon sapeva che la polvere magica dell’allegria non era talco?
Di origine bolognese, debuttò nel 1968 a soli tre anni e mezzo in occasione della rassegna canora dedicata ai bambini, lo Zecchino d’Oro, con il brano Il Valzer Del Moscerino. Incise la sua prima sigla negli anni ’80 e, da quel momento in poi, la sua carriera è stata prevalentemente in discesa.
La sua presenza alla kermesse canora è stata fortemente voluta dai suoi fan che hanno cercato di convincere il presentatore e direttore artistico di Sanremo, Carlo Conti, ad invitarla in occasione dell’edizione numero 66 del Festival della Canzone Italiana attraverso una petizione partita dal web più di due anni fa e che, in poco tempo, ha raccolto migliaia di firme.
Cristina D’Avena, per la prima volta nella sua vita, avrà la possibilità di esibirsi sul palco dell’Ariston e, in occasione di una recente intervista ha dichiarato: “Non farò niente di diverso da quello che ci si aspetta da me. Sono stata chiamata a Sanremo, che io adoro, come Cristina D’Avena e sarò Cristina D’Avena con il repertorio che mi caratterizza da una vita”.
In attesa di conoscere i brani che presenterà stasera, sabato 13 febbraio, la reginetta delle sigle televisive dei cartoni animati più amati dal pubblico italiano – tra cui i Puffi, Dolce, piccola Remì e l’incredibile Creamy – si prepara ad affrontare il prestigioso palco del Festival. Durante la sua lunga carriera, ha inciso più di 700 brani e venduto oltre 6 milioni di dischi. Un vero e proprio tripudio per l’interprete bolognese, unica ospite della kermesse canora arrivata sul palco grazie alla petizione del pubblico diventata un caso sul web e giunta fino a Carlo Conti.