Ormai se ne parla da anni, anche se qualcosa di concreto stava cominciando a muoversi solo dal 2012. Dell’attesissimo seguito di Top Gun vi abbiamo accennato qualcosina a riguardo anche noi, non molto tempo fa (esattamente qui). Una recente conferenza stampa di Tom Cruise, volta a promuovere l’imminente sbarco nelle sale cinematografiche di Mission: Impossible – Rogue Nation, (uscirà in Italia il prossimo 19 agosto) ha dato lo spunto, al temerario e spericolatissimo attore protagonista, per ritornare sull’argomento. Le novità a riguardo potrebbero definirsi sostanziali e riguardano i futuri effetti spettacolari inerenti la pellicola. In pratica Tom Cruise ha auspicato che in futuro sul nuovo film che farà seguito al grande successo ormai datato 1986, ci sia l’avallo del dipartimento della difesa statunitense, affinché si possano usare aerei reali e non ricreati attraverso la tecnologia CGI. Più o meno ciò che è avvenuto nel primo (e per ora unico) Top Gun.
Non è difficile immaginare, in conseguenza di queste dichiarazioni come l’auspicato nulla osta da parte degli alti comandi militari in questione non tarderà ad arrivare: in fondo, non dimentichiamolo, il clamoroso successo della pellicola degli anni 80 funzionò anche come richiamo mediatico e spot ultra efficiente per l’arruolamento di nuove leve nell’aeronautica di molti Paesi occidentali (Italia compresa). Insomma, l’immagine vincente dell’aeronautica della marina statunitense che ne uscì in gloria già all’epoca, ne avrebbe da guadagnare sicuramente anche in questa occasione e quindi, problemi burocratici a parte, è probabile che l’ok finale da parte delle alte sfere preposte non si faccia attendere. Di lì a poco poi, non è difficile immaginare lo stesso Tom Cruise in carne e ossa, senza l’ausilio di contro figure, esporsi in prima persona in scene ad alto tasso adrenalinico.
Insomma pare proprio che gli input giusti per dare il via ai lavori di questo secondo capitolo di Top Gun avranno modo di esprimersi in tutto e per tutto a breve. Non dimentichiamo infatti che già nel 2012 le cose sembravano aver preso la piega giusta, ma furono purtroppo arrestati in seguito alla tragica scomparsa di Tony Scott, regista della pellicola originale, già pronto a ritornare per l’atteso sequel (nell’agosto dello stesso anno il fratello del più noto Ridley si suicidò, lanciandosi dal Vincent Thomas Bridge nel quartiere del porto di San Pedro di Los Angeles, in California). Per ora le novità a riguardo della storia dovrebbero essere prese in carico da Justin Marks che nel 2014 è stato incaricato di dar seguito al lavoro di sceneggiatura al quale aveva già messo mani Jerry Bruckheimer. Staremo a vedere. E anche a sentire, ovviamente.