Quando nel 1986 uscì Top Gun Tom Cruise, alias Maverick, e Nick “Goose” Bradshaw sfrecciavano nei cieli all’interno di micidiali F14 Tomcat. In realtà già si prospettava la pensione per quei caccia che cominciavano ad apparire, già allora, superati nella tecnologia e nell’avionica. Non a caso il secondo episodio di Top Gun, di cui si è cominciato a parlarne circa 5 anni fa, racconterà di uno scenario bellico e tecnologico totalmente diverso. Parola di David Ellison, pezzo da novanta della Skydance (che produrrà la pellicola), nonché esperto pilota che, “in barba” alla sua giovane età, pare che quando aveva 13 anni cominciasse già a fare le sue prime acrobazie in volo. Proprio Ellison infatti ha spiegato recentemente che la sceneggiatura del sequel, alla quale sta lavorando Justin Marks, descriverà gli attuali contesti dell’aviazione della Marina Militare USA, profondamente diversi da quelli di 30 anni fa.
Non è un segreto infatti che la maggior novità di questi ultimi decenni, in termini tecnologici, sia stata proprio l’introduzione ormai ampiamente collaudata dei cosiddetti droni, vale a dire l’uso di veicoli da combattimento pilotati “in remoto” e quindi senza personale a bordo. Per quanto riguarda lo stesso Tom Cruise pare che il suo ruolo all’interno di Top Gun 2 sia stato naturalmente ridefinito. Da una presenza inizialmente più o meno secondaria, Maverick tornerà ad essere il protagonista delle vicissitudini, anche se con un’ovvia caratterizzazione diversa del personaggio. Non sarà più cioè (ovviamente) descritto come il pilota abbastanza sfrontato ed esuberante che accese il fervore, nella realtà, di tanti provetti ipotetici piloti (sancendo anche un “boom” di domande di arruolamento nell’aeronautica militare di tanti Paesi occidentali, Italia compresa), ma si presenterà con una personalità più credibile e al passo con i tempi. In senso tecnologico si intende.
Perché per il resto, è facile immaginare che, in qualche modo, qualche tono “sopra le righe” ci dovrà pur essere, per tenere alta la bandiera. C’è poi anche curiosità riguardo le scelte che saranno proprio di Tom Cruise: è proverbiale infatti il meticoloso disprezzo del pericolo dell’attore riguardo scene a rischio, acrobazie e quant’altro. Probabile cioè che a bordo di qualche aereo che, in ogni caso sfreccerà comunque in qualche scena da combattimento (droni a parte), lui voglia esserci in prima persona. Ovviamente il tutto sarà condito dalla tecnologia 3D e I-Max. Resta la curiosità sui risultati di botteghino “ufficiosi”. Se ci sarà nuovamente un aumento di interesse per arruolamento per le Aeronautiche militari, sicuramente si potrà parlare di successo. Almeno sotto un certo punto di vista.