Nel giorno dell’uscita del suo ultimo album in studio, Eros Ramazzotti è tornato in radio con un nuovo singolo dal titolo Il tempo non sente ragione: si tratta del secondo estratto da Perfetto, il disco di inediti che inaugura un nuovo capitolo professionale per l’artista italiano più famoso al mondo.
Perfetto è uscito martedì 12 maggio in ben 60 Paesi, piazzandosi al primo posto nella classifica italiana di iTunes: per l’occasione, Eros Ramazzotti è stato ospite di Valeria Benatti e Angelo Baiguini su RTL 102.5.
Nella lunga chiacchierata con i conduttori, oltre a riascoltare alcuni grandi successi del passato, Eros Ramazzotti ha descritto lo spirito di questo nuovo album, per il quale ha collaborato con autori come Mogol, Pacifico e Francesco Bianconi dei Baustelle.
Perfetto è un titolo ironico, perché in realtà oggi non è perfetto un bel niente. Ma è un intercalare che si usa ovunque, in tutte le lingue: è anche un titolo “furbo” per intercettare più pubblico possibile (…) I brani sono tutti molto suonati, con tante chitarre. Penso che oggi ci sia bisogno di belle canzoni, perché viviamo in un momento particolare: lo dico sempre in ogni intervista ormai da anni, ma purtroppo è sempre così. In questo momento c’è bisogno di dare alle persone bella musica da ascoltare.
Tra i brani del nuovo album ha gà scelto il singolo che lancerà per l’estate: dopo Il tempo non sente ragione, sarà la volta di un brano “fresco e allegro” come Un’altra estate. Decisamente una scelta azzeccata.
Per quanto riguarda i suoi gusti musicali, Eros Ramazzotti ha spiegato di ascoltare soprattutto il rock classico, ma anche i cantautori nostrani, senza disdegnare la scena rap e hip hop.
Ascolto Deep Purple, Led Zeppellin, classici del rock. Oggi mi piacciono molto Sam Smith, Ed Sheeran, Cremonini che scrive molto bene, anche i rapper italiani: sono un po’ i nuovi cantautori e si avvicinano molto anche allo stile del cantante pop per creare la hit radiofonica. Fedez, Emis Killa, fanno un gran lavoro: la verità è che anche chi fa rock non può esimersi dal pop, vedi Ligabue, che ha fatto tante canzoni melodiche.
Per quanto riguarda il lungo tour internazionale che lo attende, Eros Ramazzotti ha spiegato di essersi organizzato in base alle esigenze familiari (da due mesi è diventato padre per la terza volta, dopo la nascita del secondo figlio con Marica Pellegrinelli) e di avere sempre più difficoltà a creare la scaletta dei concerti per l’enorme mole di brani a disposizione.
Ora la priorità è la famiglia, anche nell’organizzazione del tour: non si parte più all’avventura come una volta. Per la scaletta ho sempre difficoltà nello stilarla: ovviamente ci saranno le canzoni più ascoltate nel passato, le hit non possono mancare. Più bella cosa, per esempio, è una canzone che mi chiedono sempre, Un’altra te e Cose della vita mi piacciono molto, ma ci sono anche canzoni meno note che non entrano in scaletta, come Ciao Pà, che invece sarebbero molto attuali. Occhi di speranza, per esempio, è una canzone molto significativa, con una melodia molto aperta, ma non è mai stata un singolo, perché le radio non passano canzoni molto lente. Ci sono pezzi che sono rimasti lì nel cassetto. Perfetto è una canzone di 15 anni fa che non avevo mai inciso: in questo caso il nuovo arrangiamento, con un suono diverso, ha fatto la differenza.