Ogni volta che Fedez prende posizione in merito a questioni d’attualità, la polemica è dietro l’angolo: dopo la querelle intorno all’inno del Movimento Cinque Stelle, gli scontri con Gasparri, con Salvini e con quest’ultimo e Jovanotti, stavolta il rapper è finito nel mirino del quotidiano Libero, diretto da Maurizio Belpietro.
A scatenare l’ennesima polemica è stata l’adesione di Fedez alla campagna di Legambiente #nemmenounavirgola, nata per chiedere l’approvazione della legge sugli ecoreati attualmente in discussione in Parlamento senza cambiare, appunto, nemmeno una virgola del testo originale.
La foto con cui ha rilanciato l’hashtag di Legambiente non è passata inosservata: il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo lo ha ringraziato per essere sceso in campo sul tema degli ecoreati, calamitando l’attenzione sul disegno di legge sui Delitti ambientali che porta la firma dei pentastellati, già approvato in Senato e in discussione alla Camera dei Deputati.
Grazie @Fedez! “Approvate la legge sugli eco reati senza cambiare #neancheunavirgola” Sostieni questa battaglia: RT! pic.twitter.com/BqWQqRFbtR
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 24 Aprile 2015
Riportando la notizia, Libero non si è limitato a render conto della volontà di Fedez di farsi promotore dell’iniziativa: il quotidiano si è chiesto se, come Beppe Grillo, ringrazieranno il rapper anche “quelli che rischiano la galera e il posto di lavoro“. Addirittura Libero si spinge fino ad immaginare possibili ritorsioni contro l’artista, per il solo fatto di aver sostenuto l’approvazione di un disegno di legge che fa ordine sulla delicata tematica dei reati contro l’ambiente, dai risvolti così fortemente drammatici in molte zone d’Italia.
Si dà il caso che “l’air gun”, ovvero la tecnica di esplorazione petrolifera più diffusa in Italia, sarà fuorilegge se venisse approvato il disegno di legge. Immaginiamo dunque che la Basilicata, il nostro Texas, subirà un aumento di arresti e disoccupati. Allora sì che i lucani le canteranno a Fedez. Magari in tour: il Basilicata coast to coast.
Fedez ha replicato all’attacco di Libero sui suoi profili social: il rapper parla di palesi “istigazioni all’odio” e si appunta al petto la medaglia di artista libero che non ha bisogno di arruffianarsi il potere.
Via Twitter ha poi chiesto ironicamente al direttore di prestargli la sua scorta, memore del fatto che Belpietro vive sotto protezione dal 2003 in seguito alla ricezione di minacce e lettere con proiettili.
Libero di oggi si auspica ritorsioni nei miei confronti per aver supportato la legge sugli ecoreati.@BelpietroTweet prestami la tua scorta