Al solo osservare il poster di questo documentario, con la fotografia che sulla destra dell’immagine sfuma gradatamente in un disegno colorato, mi accorgo di quanto il titolo sia coerente con l’essenza stessa di ciò che si vuole trasmettere. Confesso: pagherei non so cosa per farne parte, di ciò che si racconta. Perché ho l’impressione netta di quanta passione trapeli: quasi uno stato di sospensione, come un “limbo della ragione”. Il Regno dei sogni e della Follia è un documentario sullo Studio Ghibli, il mitico studio di produzione cinematografica animata fondata dai registi Hayao Miyazaki e Isao Takahata, con la collaborazione della Tokuma Shoten, società che produsse Nausicaä, lavoro a partire dal quale i due maestri decisero che la Toei animazione era diventata troppo piccola per contenere i loro sogni e le loro follie.
Appunto. E per questo decisero di concretizzare le loro aspirazioni creando lo studio Ghibli. Il nome ricorda il vento caldo del deserto così appellato dai piloti italiani della seconda guerra mondiale. Un lungo amore quello di Miyazaki per l’aeronautica italiana, un lungo amore esternato anche sul grande schermo con il lungometraggio Si alza il vento. Lo studio Ghibli è un esempio, raro anche se non unico, che riesce a coniugare successo commerciale e di critica nel campo dell’animazione; in Giappone un sodalizio del genere non è facile da creare e nemmeno da mantenere. Ora tutto questo sarà trasmesso nel documentario distribuito da Lucky Red, che renderà visibile al pubblico Il Regno dei Sogni e della Follia, con un evento speciale programmato per il 25 e il 26 maggio, sotto la direzione di Mami Sunada.
Il documentario guiderà gli spettatori in un percorso durato un anno, che ha “indagato” i maestri Miyazaki e Takahata insieme al produttore Toshio Suzuki, intenti nel completare i loro ultimi capolavori: “Si alza il vento” e “La storia della principessa splendente”. Sarà un’occasione unica e propizia. Sarà il momento giusto per apprendere, come ci è stato ricordato più di una volta, che genio e follia sono spesso le due facce complementari della stessa medaglia. E in questo lavoro avremo modo di vedere proprio come questa stessa medaglia, raramente, rimane in equilibrio sul proprio bordo. Il regno dei sogni e della follia, proverà ad insegnarci che non bisogna aver paura quando si è coscienti che la propria passione è qualcosa di totalmente coinvolgente e sano per sè e per gli altri, di andare avanti contro tutto e tutti. Forse anche un po’ alla stregua di un altro invito simile, che non molto tempo fa veniva propinato da un altro genio che ci esortava a rimanere affamati e folli. A seguire trailer e poster.
https://youtu.be/_6MqMnU60mA