Ormai sono noti a tutti i problemi di surriscaldamento di HTC One M9 a causa dello Snapdragon 810. Tant’è che Samsung ha deciso di non sfruttare l’ultimo ritrovato di tecnologia di Qualcomm nei suoi Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge e di integrare, invece, il processore octa-core Exynos 7420 proprietario, anch’esso basato su due unità ARM quad-core e processo produttivo a 14 nm. Qualcomm sta affrontando un inizio di 2015 molto difficile, che potrebbe compromettere la sua posizione nel mercato dei processori mobile.
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David Ruddock di Android Police, in un post pubblicato su Google+ ha affermato che durante la manifestazione catalana ha avuto modo di parlare con diverse persone per quanto riguarda la questione inerente all’eccessivo surriscaldamento dello Snapdragon 810. Ecco la sua frase di apertura: “I can pretty much confirm the chip has Qualcomm in full-on damage control”. Qualcomm starebbe cercando di limitare i danni. Nel 2016, come confermato durante il Mobile World Congress, dovrebbe essere annunciato lo Snapdragon 820, naturale evoluzione dell’810.
Ora possiamo affermarlo con certezza: uno dei problemi più grossi che affligge gli smartphone dotati di processori potenti è senza dubbio la temperatura, vedi HTC One M9. La soluzione? Per limitare i danni Qualcomm starebbe lavorando ad una variante dello Snapdragon 810: lo Snapdragon 815. Si tratta di un processore non ancora annunciato che, secondo STJS-Gadget, non avrà problemi di surriscaldamento.
Il prossimo processore del colosso americano dovrebbe scaldare meno dello Snapdragon 801 e 810. Il test è stato svolto giocando ad Asphalt 8 utilizzando uno smartphone dotato di 3 GB di RAM e display da 5″ full HD, privi di Wi-Fi e radio.
Come possiamo vedere dai grafici in basso, la Snapdragon 815 ha una temperatura di circa 100,4 gradi fahrenheit (37,88 °C), . 107,6 gradi (41,88 °C) lo Snapdragon 801 e 111,2 gradi (43,88 °C) lo Snapdragon 810. Lo scopo dei grafici è dimostrare agli utenti come, l’ultimo arrivato di casa Qualcomm, non soffre di Thermal Throttle. Un calore eccessivo può infatti portare ad un rapido deterioramento della batteria e del dispositivo. E, naturalmente, nessuno vuole un piccolo fornetto nelle mani ogni qualvolta utilizza il proprio dispositivo.
HTC One M9 è dotato di un processore Qualcomm Snapdragon 810, quindi octa-core big.LITTLE con 4 core che girano a 2GHz e 4 che vanno a 1,5GHz, con 3GB di RAM. Lo schermo resta 5 pollici con risoluzione FullHD (1920×1080). Connettivtà LTE, ovviamente, col supporto a parecchie bande (che variano a seconda del mercato in cui viene venduto il terminale). WiFi dual-band a/b/g/n/ac e Bluetooth 4.1. La memoria integrata da 32GB può essere espansa tramite lo slot per la microSD. La fotocamera posteriore del nuovo HTC One M9 è una 20 megapixel con sensore BSI e stabilizzatore di immagine, a cui non manca un doppio flash LED: la lente è una f/2.2 e il sensore è in grado di girare anche video in risoluzione 4K. La fotocamera anteriore è dotata di tecnlogia Ultrapixel: con una lente f/2 è in grado di girare video 1080p e garantirà ottimi autoscatti in tutte le condizioni di luce.
Per quanto riguarda lo Snapdragon 815, dovrebbe avere architettura Qualcomm TS1i + TS1 in configurazione big.LITTLE e GPU Adreno 450. Garantito anche su questo modello il supporto alle memorie LPDDR4 e alle reti 4G LTE Cat. 10. Meno raffinato il processo produttivo, che sarà lo stesso di Snapdragon 810, ovvero a 20nm (Exynos 7420 di Samsung possiede un processo produttivo a 14 nm).
E voi che ne pensate? Vorreste una variante di HTC One M9 con Snapdragon 815?
Vi rispondo con questo: http://htcblogitalia.it/featured/htc-one-m9-problemi-risolti/