Cinquant’anni e non sentirli: gli Who, la storica rock band britannica, è arrivata a contare mezzo secolo di carriera. Festeggiamenti obbligatori per quello che è considerato uno dei gruppi più grandi di tutti i tempi, con oltre cento milioni di album venduti, diciotto dischi d’oro, dodici di platino e cinque multi-platino solamente negli Stati Uniti. Per l’occasione torna al cinema il cult Quadrophenia, più che un semplice film una vera e propria opera rock, diretta da Franc Roddam nel 1979 e tratta dall’omonimo album degli Who, tra i dieci dischi più importanti della storia del rock.
Un’esplosione di ribellione e rabbia adolescenziale che scorre sulle note di I am the sea, Night train, Be my baby e tutte le canzoni del doppio album, dal titolo volutamente ispirato al termine schizofrenia. Forse la parola più adatta a racchiudere il significato della Gran Bretagna post bellica, dove prendeva fuoco una nuova generazione che cercava di affermare la propria indipendenza e il diritto a scrivere le pagine del proprio futuro in libertà, ma che finirà inesorabilmente a cedere alla disillusione.
La pellicola è ambientata nell’Inghilterra dei Sessanta e racconta, attraverso la storia del protagonista Jimmy, i profondi contrasti generazionali dei giovani inglesi di quegli anni. Erano i tempi dei Mods contro i Rockers, ovvero dei giovani per bene e ben vestiti, che guidavano lambrette italiane, contro i patiti del rock and roll anni Cinquanta, in giubbotto di pelle e potenti motociclette. Nel cast c’è anche Sting, ovvero Ace Face, il capo della gang dei Mods.
Quadrophenia tornerà nelle sale italiane, restaurato e digitalizzato, solo per un giorno: il 10 dicembre.
Ecco il nuovo trailer del film: