Dopo aver risposto alle accuse di flop, che hanno coinvolto anche i suoi colleghi Giusy Ferreri e Moreno Donadoni, Arisa torna ad esporsi sui social network.
Ancora una volta, la ragione è dalla sua parte e chissà che il suo pensiero non serva a far riflettere molti fan, convinti che tutto sia dovuto.
Un messaggio tra i commenti, che sarebbe potuto passare inosservato ma che Arisa ha notato, letto e commentato è la fonte di tutto.
La fan in questione ha scritto ad Arisa chiedendo maggiore disponibilità, come se comprare i dischi portasse con sé il diritto a conoscere l’artista e a scattare foto con il cantante di turno.
Purtroppo, è un errore che si commette sempre più spesso e i bei tempi degli artisti veri, inarrivabili e inavvicinabili sono ormai troppo lontani. Sarà l’inesperienza che spinge un giovane a voler abbattere sin da subito ogni confine fan-artista, visto come un muro da scavalcare al più presto. Ma è davvero così? In fondo, cosa c’è di male a riconoscere un limite invalicabile e a rispettarlo? Forse gli artisti non sono delle persone come tutti che necessitano di spazi vitali, giorni di riposo e tutto ciò che in una vita normale non dovrebbe mai mancare?
Eppure a loro non si lascia mai passare liscio nulla e, abituati troppo bene da giovanissimi che sull’onda del successo a scadenza si concedono troppo, i fan sono i primi pronti ad insultarli se, per cause di forza maggiore, scappano via senza firmare autografi.
“Cara Arisa a me piaci moltissimo come artista e ho comprato il cd, ma invito il tuo staff e anche te ad essere più disponibili con la gente, mi spiego meglio.. I cd vengono comprati da noi fan ma se ad ogni evento quando arrivi e la gente vuole un autografo da te o una foto e tu (o chi per te) ignori la gente sinceramente non si ha una gran spinta a voler continuare a sostenere un artista che non rivolge la parola alle persone che ti vengono ad ascoltare.. Non è carino.. Forse è stata un casualità aver visto un certo distacco.. In ogni caso W la musica!!”
Così, se solo una decina di anni fa un messaggio del genere nessuno se lo serebbe mai sognato, oggi rischia di passare – erroneamente – dalla parte della ragione. Fortunatamente però, Arisa non si lascia abbindolare dal velato ricatto del “compro il tuo CD e quindi tu devi…” e risponde per le rime.
“Cara Mirna, I dischi non si comprano in base ai sorrisi, agli abbracci e ai complimenti. Rosalba Pippa non é in vendita. Non è un ricatto. Io mi fermo se ne ho voglia, se ne ho forza, se posso.. Il Mio dovere finisce con l’ultima canzone, tutto il resto è in piû. Questo pensiero è inadeguato”.
Il ritorno alla musica è ciò di cui ci sarebbe bisogno, anche per ristabilire gli opportuni equilibri e vedere in vetta alle classifiche artisti veri, non eclissati dal bel visino di turno destinato a sparire nel giro di qualche anno.
Quindi siccome non è Mina non può avere momenti in cui non gradisce, o le viene sconsigliato, intrattenersi con il pubblico?
Quel messaggio lascia supporre accada sempre così, ma non è vero!
finalmente leggo un articolo che scrive cose sensate.
sarà banale ma grazie.
cara Arisa bisogna donarsi ai fans non snobbarli o ti credi di essere Mina ?