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Optima Erasmus 2014 va in vacanza, il saluto di Palmiero Nocera

studente Optima Erasmus a Istanbul

di Andrea Paura
17/07/2014
INTERAZIONI: 7

INTERAZIONI: 7

Optima Erasmus 2014 sta per terminare e abbiamo raccolto qui le ultime considerazioni di Palmiero Nocera, 25 anni domani, originario di Sarno, iscritto al secondo anno di architettura della Federico II di Napoli, musicista rap soul e studente Optima Erasmus a Istanbul, tuttora primo in classifica nel sociality.

Hai sempre detto, ancora prima di partire, che Istanbul non sarebbe stata la “solita” esperienza Erasmus, e lo hai confermato al tuo ritorno. In che senso?

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Andare in Spagna, in Francia, in Germania, tutti posti che avevo già visitato, mi avrebbe dato una sensazione di deja-vù, volevo qualcosa di nuovo, di stimolante, un posto di cui non sapevo nulla. Sono partito deliberatamente senza informarmi su Istanbul, nella speranza che l’impatto con una nuova cultura, un modo di vivere diverso, avrebbe lasciato un segno sulla mia personalità. E così è stato. La Turchia, come avevo già detto, è un paese che sta attraversando un periodo molto duro e viverlo mi ha cambiato tanto, ho capito che fuori dai nostri confini ci sono interi popoli che farebbero qualsiasi cosa per cercare di liberarsi da chi li opprime, usando qualsiasi strumento per esprimere la loro voce di dissenso e il loro bisogno di libertà. Anch’io ho cercato di dare un contributo in musica a questa voglia di democrazia, penso al video #Happy from Istanbul che ho girato sui gradini di Findikli durante le riprese del video del mio singolo Amore Estremo, per mostrare la mia solidarietà ai manifestanti di piazza Taksim (ne avevamo parlato qui), e penso proprio al mio pezzo Amore Estremo (qui il link).
Posso dire che senza Istanbul Amore Estremo non sarebbe mai nato, perchè è proprio Istanbul che mi ha dato gli stimoli e l’ispirazione per il testo. Ho dedicato infatti la canzone non solo a tutte le persone che mi sono care, ma anche alle persone uccise in Italia e in Turchia per mano della polizia e dello stato.

Hai detto più volte di voler ripartire il prima possibile per altre mete una volta tornato, come mai?

Il desiderio di viaggiare, di conoscere nuove mete, c’era anche prima di partire per Istanbul, credo fermamente che non bisogna lasciarsi vivere e perdere tempo nella vita, i giorni scorrono in fretta e ogni giorno dovrebbe portare qualcosa di nuovo che ti arricchisca. D’altronde non posso dire di essermi mai lasciato crescere l’erba sotto i piedi, io mi sono sempre distinto nella mia cerchia di amici e familiari, ho fatto cose che a volte loro non concepivano perchè nella mia situazione era normale che interrompessi gli studi per andare a lavorare, e invece sono a metà laurea, ho una probabile carriera musicale, parlo l’inglese, sono stato 6 mesi all’estero solo con la forza di volontà e delle mie braccia, le scelte che ho fatto non sono sempre state facili, ma sono fiero di ciò che ho fatto guardandomi alle spalle. Ciò nonostante non bisogna fermarsi a dormire sugli allori, per questo ho detto più volte che non vedevo l’ora di tornare a casa solo per fare una valigia più grande e partire per un posto più lontano.
Inoltre, anche se la mia carriera musicale si è affermata proprio qui in Campania, e sono finora riuscito a conciliarla con i mei studi da architetto, come d’altronde anche a Istanbul, credo che la carriera che desidero nel mio futuro, quella di architetto in uno studio grafico, potrà spiccare il volo solo con la partenza per un’altra destinazione, forse all’estero. Spero di poterlo fare il più presto possibile.

Qual è il tuo segreto per essere stato fin quasi dall’inizio il primo in classifica nel sociality?

Sicuramente il fatto che fossi già un nome abbastanza conosciuto in Campania, quantomeno nel mondo hip hop, ha influito. Poi ho potuto contare sull’affetto di tantissime persone, a partire dalla mia famiglia, e in particolare mia zia Loredana, sorella di mia madre ma che considero quasi come una sorella, dato che ha solo dieci anni più di me. E naturalmente i miei amici, che sono davero tanti. Molti sono venuti a trovarmi a Istanbul, ad altri a mia volta ho fatto visita al mio ritorno. E poi sono riuscito a coinvolgere tante persone, incuriosite da Optima Erasmus e dal mio diario, che si sono aggiunte giorno dopo giorno nel mio viaggio.

Qualcosa che avresti voluto fare e che non hai fatto nel tuo Erasmus? Qualche rimpianto?

Se dovessi dirne uno per forza, mi sarebbe piaciuto incontrare qualcuno dei miei compagni d’avventura di Optima Erasmus. Sicuramente avrei voluto conoscere meglio Marco Cavaliere, non ci siamo ancora incontrati, ma leggendo i suoi post mi riconosco nella sua personaità, nella sua voglia di fare. Ma anche Francesca Sorrentino è sicuramente un’altra persona che avrei voglia di vedere!
In realtà non ho nessun rimpianto, rifarei tutto nei prossimi dieci minuti e due, tre, dieci volte più intensamente. E sono fiero, non mi stancherò mai di ripeterlo, di aver potuto raccontare in real time tutti gli incontri, tutte le situazioni e tutte le emozioni che ho vissuto a Istanbul, nel diario di Optima Erasmus. Optima con me è stata particolamente generosa, ha creduto e investito in me, nei miei sogni e nei miei progetti, producendo Amore Estremo e investendo nella sua promozione, e per questo dico ancora una volta: “Grazie Optima!”.

Tags: optima erasmusPalmiero Nocera

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