Il Samsung Galaxy S5 sarà presto investito da una ventata di freschezza grazie all’innesto a bordo di Android L, che, come già saprai, sancirà il passaggio da Dalvik ad ART. In un precedente articolo ti avevamo indicato come effettuare già la transizione, anche se i risultati non sono sembrati affatto soddisfacenti per ovvi motivi (i tempi non sono ancora maturi). Ti elenchiamo a seguire tre aspetti di ART che avranno ripercussioni, in positivo ed in negativo, sul Samsung Galaxy S5 e tutti gli altri Android adibiti a tale passaggio.
Innanzitutto, va detto che con la nuova runtime il codice di ogni singola applicazione viene compilato quando queste vengono installate ex novo, senza che venga inserito ogni volta che si lanciano. Se le applicazioni saranno pronte ad essere lanciate, chiaramente occuperanno maggiore spazio in memoria, cosa che potrebbe rappresentare un problema per tutti quelli che non hanno tutta questa disponibilità di archiviazione.
Questo dato ci ricollega immediatamente al punto due: la durata della batteria beneficerà di ART. Se le applicazioni, difatti, risultano pre-compilate, il processore dovrà compiere meno sforzi, consumando molto meno. Questo, però, comporterà un prolungamento nei tempi del primo avvio di ciascuna applicazione.
I possessori di Samsung Galaxy S5 saranno anche felici di sapere che ART è anche più veloce di quanto annunciato dai vertici di Big G a margine del Google I/O di quest’anno. Il passaggio, che sulla carta decreta il raddoppio della reattività, potrebbe addirittura superare di gran lunga le aspettative. In diversi benchmark, ART ha dimostrato di poter registrare risultati anche tre volte superiori a quelli di Dalvik. Una vittoria non di poco conto, non trovi?